Lecco. «La Manovra
va nella giusta direzione»
Legge di Bilancio, Sergio Piazza, presidente di Ance: «Bisogna comunque capire come verrà applicata. Va detto che pare troppo riduttivo il tetto dell’Isee a 25mila euro per poter accedere al Superbonus»
La Legge di Bilancio è stata varata in settimana dal Consiglio dei ministri, al termine di un confronto serrato tra tutte le componenti della variegata maggioranza che sostiene il governo Draghi.
Il documento è andato a toccare una lunga serie di ambiti, dalla previdenza (con le uscite anticipate “posticipate” da Quota 100 a Quota 102 e la possibilità per i dipendenti delle Pmi in crisi di andare in pensione a 62 anni) al fisco (sul piatto 8 miliardi per tagliare le tasse tra cuneo fiscale, Irpef e Irap), dalla sanità allo sport all’innovazione tecnologica.
Uno degli ambiti sui quali si sono affrontate le maggiori discussioni – anche in funzione dell’importanza del comparto in termini economici e dell’attenzione che alla partita hanno rivolto anche i singoli cittadini – è quello delle costruzioni, in relazione alle quali si è scelto di prorogare il Superbonus 110% in modo selettivo e con aliquota destinata a contrarsi progressivamente (70% nel 2024; 65% nel 2025). Sforbiciata di un terzo, invece, per il Bonus facciate già a partire dal prossimo gennaio, con riduzione dal 90 al 60%, mentre le altre opzioni relative alle ristrutturazioni verranno sostanzialmente mantenute invariate, ad eccezione delle possibilità di sconto in fattura e cessione del credito, limitate al Superbonus.
«In generale il giudizio sulla Manovra è positivo – ha commentato il presidente degli edili di Ance Lecco Sondrio, Sergio Piazza -, anche se poi aspettiamo di capire come queste misure troveranno effettiva applicazione. Perché nel corso dell’iter che attende la legge di Bilancio nei prossimi mesi sono convinto che ci saranno diversi correttivi che potrebbero andare nella direzione giusta, anche in funzione del Pnrr e delle altre risorse disponibili. La vera sfida, adesso, è riuscire a rispettare i tempi richiesti per tutti i vari iter, e mi riferisco tanto alla Pubblica Amministrazione che a noi operatori».
Analizzando invece singolarmente i contenuti della Manovra, l’imprenditore edile ha rimarcato che «limitare, sia come platea che come aliquota, il Superbonus mi sembra coerente. Considero invece troppo riduttivo introdurre il tetto dell’Isee a 25mila euro per accedere al beneficio. Anche con il taglio al Bonus facciate, comunque, la struttura di agevolazioni nel settore dell’edilizia è sicuramente positiva, anche se in effetti ci sarebbe bisogno di una semplificazione. In questo senso, una aliquota unica al 75% in grado di racchiudere ogni tipo di operazione sarebbe l’ideale».
Infine, uno sguardo a sicurezza («C’è ancora molto da fare, anche se non solo nell’edilizia. Una cosa da fare è la difesa del sistema bilaterale, per cui in cantiere possano lavorare solo addetti col nostro contratto, che dà più garanzie sotto il profilo della formazione») e pensioni: «Il sistema pensionistico andrebbe tarato in base alle mansioni del lavoratore, perché ci sono lavori che una persona può fare tranquillamente fino a 70 anni e altri che dopo i 60 non sono più indicati. Andare sui ponteggi a 65 anni non è consigliabile. Per il resto, sono favorevole a un sistema contributivo, per cui il pensionato percepisca in base a quanto ha versato».
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