Cronaca / Lecco città
Venerdì 28 Maggio 2021
Lecco: gli indizi
portano a Danilo Mariani
Nelle trattative di vendita dei blucelesti, in pole ci sarebbe l’imprenditore già vicino a vari club toscani, non si può escludere che Di Nunno rimanga in sella
Società e dubbi. Alla fine potrebbe essere Paolo DI Nunno a rimanere da solo al comando. Senza altri compratori. Anche perché dietro la figura di Riccardo Fabbro, intermediario tra la famiglia Di Nunno e gli imprenditori romani per ora non usciti allo scoperto, uno dei quali si è presentato di persona a Cormano l’altra mattina alle 11, potrebbero esserci figure che hanno più volte provato ad acquisire altre società nel mondo calcistico nostrano. Ma non si è mai saputo il vero perché. E Lecco ha bisogno di chiarezza, in primo luogo.
Oltre ai nomi dell’ex presidente dell’Arezzo Giorgio La Cava, che però non sembra essere dietro questa nuova operazione, e a quello della Mag Servizi di Roma, che però è attualmente proprietaria dell’Arezzo sprofondato in D, potrebbero essercene molti altri. Tutti legati al passato di Riccardo Fabbro. A partire da quel Giorgio Heller che salvò il Trapani dal fallimento ma poi fu costretto a lasciare la società siciliana che, senza di lui, è fallita il 20 dicembre del 2020, ovvero nel campionato di serie C appena conclusosi. Heller aveva fatto presente, prima di dimettersi, che c’erano problemi economici per supposti contratti extra budget. Ed era stato buon profeta. Heller a Trapani era arrivato proprio grazie all’intermediazione di Fabbro.
Ma Fabbro aveva avuto contatti non solo con La Cava, Mag Servizi ed Heller. L’ex arbitro aveva fatto da intermediario anche per l’ingresso dell’imprenditore, sempre romano, Danilo Mariani in alcune società. L’immobiliarista romano a fine luglio 2019 aveva tentato la scalata alla Lucchese. E la stessa cosa aveva fatto, in Toscana, anche con la Pistoiese. E, ultimamente, ovvero dopo il fallimento, era stato avvicinato anche al Trapani. Il trait d’union tra Heller e Mariani è che il 23 ottobre del 2020 Heller è diventato presidente del Livorno: sfiduciato il 19 maggio scorso e sostituito da Aimo. Ma in quel consiglio d’amministrazione nominato a ottobre, sempre a Livorno, c’era anche Danilo Mariani, general manager dei labronici poi retrocessi.
Ora, però, più di un “uccellino” parla proprio di Mariani come del vero interessato alla Calcio Lecco. Ma per sapere chi è, abbiamo rintracciato un suo post Facebook datato 6 settembre 2020. In questo post, presentandosi ai tifosi del Trapani Mariani, 56 anni, si definisce «un manager che in trent’anni ha costruito reti di consulenti finanziari e strutture di attività bancarie tra le più importanti d’Europa. Sono presidente di una altrettanto piccola società neonata che ha 22,8 milioni a riserve di capitale nata per la progettazione di sistemi informatici in campo sanitario».
Mariani dice anche: «Non sarò mai un presidente di una squadra di calcio perché i miei incarichi non me lo consentono soprattutto per un codice etico che veglia la mia professione. Nel progetto di crescita della mia azienda esiste un possibile investimento in una squadra di calcio con la finalità di diffondere servizi tecnologici. Il nostro progetto calcio è sostenuto da un Comitato tecnico scientifico medico di primissimo livello capitanato dal prof. Capua (presidente Antidoping Lega Calcio). Mi interessano le sfide sul campo soprattutto quando c’è bisogno di competenza per risanare aziende in difficoltà».
Mariani apparve, per sua stessa ammissione, come protagonista di trattative con Arezzo, Pisa, Montecatini, Livorno, Grosseto e Siena, ma in queste piazze affermò di non aver «mai avuto alcun contatto e di conseguenza seguito trattative». C’è lui dietro a Fabbro e alla nuova cordata pronta ad “aiutare” o addirittura sostituire Di Nunno?
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