Cronaca / Lecco città
Domenica 17 Novembre 2024
Lecco: incubo liste d’attesa al Manzoni
Il report quadrimestrale dell’Asst lecchese evidenzia tempi dilatati soprattutto in classe D e P. Un’ecografia all’addome va a 178 giorni, una colonscopia a 309. Esami dermatologici oltre la soglia in B
Liste d’attesa infinite. Un piccolo miglioramento negli ultimi quattro mesi si nota, ma è la stessa Asst Lecco ad ammettere sul suo sito, dati alla mano, che ci sono esami per i quali bisogna armarsi di grande pazienza. O rivolgersi al privato, pagando. Insomma si è passati, in pagella, dall’insufficienza gravissima all’insufficienza non recuperabile. Sul sito www.asst-lecco.it infatti, alla voce “liste d’attesa” e analizzando il report “ambulatoriale 2024 - report tempi attesa aziendali”, ci si può facilmente rendere conto delle “attese rilevate” e delle “attese prospettate”. Le prime sono la “media dei giorni attesi dal paziente per la prestazione ambulatoriale”, mentre le seconde rappresentano la “media dei giorni di attesa proposti allo sportello in base al primo posto disponibile in azienda, a cui però può aver fatto seguito una scelta”.
Il report
Non chiedete cosa vogliano dire queste due definizioni. Anche se si rivolgono al pubblico e dovrebbero essere modi di rendere trasparente a tutti l’operato delle Asst, in realtà è davvero difficile per un comune mortale riuscire a capire quali siano le attese reali riportate. Ovvero non quelle di media, ma quelle effettive. Non è un problema di Asst Lecco, ma del modo di proporre e rilevare, per poi trasmettere, i dati da parte della sanità lombarda alla sua utenza. Per il periodo di riferimento maggioagosto 2024, comunque, troviamo che le classi urgenti, la U (da eseguirsi entro 72 ore, 3 giorni) e la B (entro 10 giorni), vengono tutto sommato rispettate, rispetto ai quadrimestri precedenti. Per il resto c’è da farsi il segno della croce, in molti casi. Non in tutti, naturalmente. Un miglioramento rispetto al recente passato sembra esserci, insomma.
Le proteste
Ma restano i disservizi denunciati da tantissimi medici di medicina generale, i primi ad avere a che fare con le proteste dei pazienti. Per esempio, un’ecografia addome superiore in classe D (60 giorni), arriva a 78 giorni di attesa e per la classe P (oltre i 60 giorni), a 178 giorni. Stessa situazione per un’ecografia addome completo, che arriva, sempre sul sito di Asst Lecco, a 171 giorni. Sei mesi, insomma. Il che equivale a lasciar perdere e a rivolgersi al privato. Non c’è nulla di urgente in un banale “colon irritabile”, ma chi ne soffre sa quel che vuol dire, tanto per capire la differenza che passa tra avere un esame in tempi umani e attendere mesi e mesi.
Esempi
Gli esempi, però, potrebbero essere molti altri. Per esempio la colonscopia: se è un controllo periodico, per cui senza urgenza, un follow-up di controllo per intenderci, si aspetta fino a 309 giorni, da sito. Se invece si ha almeno una classe D (entro 30 giorni) si può aspettare fino a 73,9 giorni. Sulla visita dermatologica, poi il sito di Asst Lecco fornisce dati incomprensibili. Per la classe U, da erogarsi entro 72 ore, fornisce una attesa di 368 giorni, rilevata, mentre per la classe B (entro 10 giorni), solo 30,9 giorni e per la classe D ben 47,3 giorni (sarebbe da erogare entro 10 giorni). Per non parlare della classe P, da 120 giorni. Insomma, sembra quasi meglio non avere fretta per essere visitati prima. Evidentemente, però, c’è un errore. La visita nefrologica, invece, riporta dati coerenti ma lunghissimi: se la visita a dieci giorni (Classe B) viene eseguita in cinque giorni, ovvero prima di quanto richiesto, la D (entro 30 giorni) e la P (oltre i 60), vanno rispettivamente a 126,9 e a 335,3 giorni di distanza.
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