Lecco: incidenti stradali, sabato il giorno più pericoloso. E a giugno 82 schianti

Il 36% dei 784 incidenti avvenuti nel 2023 sulle strade della provincia di Lecco sono stati causati dall’eccesso di velocità o da una guida distratta.

È quanto emerge dal database sull’incidentalità delle province italiane di Aci e Sole 24 Ore. Il 24,62% dei sinistri stradali nel lecchese sono stati causati dal mancato rispetto della segnaletica mentre il 13,68% dal mancato rispetto della distanza di sicurezza.

I 784 incidenti hanno provocato 18 morti e 1047 feriti, il 35% dei quali under 30. Nel complesso, in questi episodi sono stati coinvolti 923 auto, 108 veicoli commerciali, 82 biciclette, 12 monopattini e 5 biciclette elettriche. Il mese in cui si sono verificati più incidenti è giugno con 82 mentre il giorno della settimana a più alto tasso di sinistri stradali è sabato.

Grazie all’alto livello di dettaglio del database di Aci e Sole 24 ore, è possibile ricavare gli stessi dati per il solo comune di Lecco. Nel 2023 per le strade del capoluogo sono avvenuti 197 incidenti, i quali hanno provocato 242 feriti e 2 morti. Il 35% dei sinistri stradali è stato causato da velocità o guida distratta.

È invece più alta rispetto alla provincia la percentuale di incidenti provocati dal mancato rispetto dei segnali: 29,51% contro 24,62%. Su 242 feriti, 72 erano under 30, ovvero il 29,7%. Complessivamente, negli incidenti stradali all’ombra del Resegone sono stati coinvolti 209 auto, 29 veicoli commerciali, 21 biciclette, 4 monopattini, 1 bicicletta elettrica. Il mese in cui si sono verificati più sinistri è ottobre con 21 mentre il giorno più a rischio è domenica con 34.

«La viabilità cittadina ha alcuni limiti strutturali determinati dalla presenza di lago e montagne. Tuttavia, anche noi ci stiamo mettendo del nostro tra rotonde non finite da anni e attraversamenti pedonali spariti. I molteplici cantieri sono certamente necessari ma al contempo rendono più insicure le strade alzando il rischio di incidenti», commenta Lorenzo Riva, presidente di Aci Lecco. Rispetto al caos viabilistico dei giorni in cui il tunnel della ss36 era chiuso per allagamento, Riva chiama in causa direttamente il sindaco Mauro Gattinoni.

«Se al posto di rimanere davanti allo schermo della sala operativa – sottolinea il presidente Aci – il primo cittadino indossato una fascia, preso una paletta e fosse sceso in strada a dirigere il traffico magari non ci avremmo impiegato 2 ore per fare tredici chilometri. Non ho visto una pattuglia della Polizia locale in nessun punto cardine della viabilità cittadina. La cosa mi ha sorpreso. Credo che i cittadini non se lo meritassero».

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