Cronaca / Lecco città
Domenica 23 Agosto 2015
Lecco. Il sogno di Andrea
Esordire in A a San Siro
Il lecchese in forza all’Atalanta potrebbe essere schierato nella prima di campionato contro l’Inter di Mancini
A sorpresa mister Reja nel primo match ufficiale della stagione in coppa Italia con il Cittadella lo ha lasciato in panca, ma le soddisfazioni sono tutt’altro che terminate per il ventunenne difensore della Bonacina di Lecco in forza all’Atalanta, Andrea Conti.
Domenica 23 agosto il ragazzo potrebbe fare il suo esordio in serie A non su un campo qualsiasi; il battesimo di Andrea nella la massima categoria del pallone nazionale - ha come teatro la scala del calcio italiano a San Siro, contro l’Inter di Roberto Mancini mica un “campetto” qualsiasi. Roba da grandi emozioni lui tuttavia con l’ ormai celebre modestia preferisce non anticipare gli eventi: «ritengo sia presto dire se giocherò o meno, logico lo spero ma in caso contrario nessun problema».
Tipo apparentemente distaccato Conti nel caso in cui il tecnico dovesse inserirlo nell’undici titolare con la sua maglia numero 24 in bella evidenza, spiega che al momento dell’eventuale esordio le gambe non gli tremerebbero di sicuro. «Forse sarei un po emozionato ma nulla più. Resta pur sempre una partita di pallone a differenza di altri io riesco a star tranquillo e credo sia tanto di guadagnato». L’esordio in azzurro e la chiamata di mister Zeman al Lugano due temi importanti nel calcio d’agosto per Conti, a lui il compito di illustrare l’accaduto. «Posso solo affermare che le due cose hanno lo stesso canovaccio; in effetti mister Zeman mi ha chiamato più volte. Ma ho preferito abdicare anche per giocarmi al meglio le mie chance con l’under 21 azzurra di Gigi Di Biagio. Comunque prosegue Conti - è un onore essere stato preso in considerazione da un tecnico del suo calibro, se fosse stato alla guida di un qualsiasi altra squadra italiana di A avrei accettato a prescindere».
Niente esperienza all’estero allora anche se Andrea non chiude in faccia la porta a nessuno. «Guai lo facessi, nella vita mai dire mai tuttavia credo che il torneo svizzero senza nulla togliere alla sua valenza è un campionato da affrontare a fine carriera ma ora pensiamo all’Atalanta e all’imminente derby lombardo con l’Inter di Roberto Mancini».
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