Cronaca / Lecco città
Domenica 02 Febbraio 2020
Lecco. Il coronavirus
fa paura agli affari
Sei imprese su dieci si aspettano conseguenze negative per l’economia dovute all’emergenza sanitaria - Nel 2019 l’interscambio tra il Lecchese e la Cina è stato di 202 milioni, vengono esportati soprattutto macchinari
Più della paura per il coronavirus può l’incertezza sui suoi sviluppi, che amplifica le preoccupazioni degli imprenditori sugli effetti che l’epidemia cinese potrà avere sul business delle aziende.
E’ di queste ore la nuova ricerca con cui Promos Italia spiega che “sei imprese su dieci si aspettano conseguenze” contro solo un terzo di ottimisti.
E’ lo sguardo sull’immediato futuro di imprese che, in un sondaggio fra 200 realtà esportatrici, nella metà dei casi riferiscono di aver già avuto qualche conseguenza limitata, mentre l’altra metà non ne registra. Dal monitoraggio di Promos Italia, l’agenzia nazionale delle Camere di commercio per l’internazionalizzazione, emerge che «alcune conseguenze per il business delle nostre imprese in Cina sono già tangibili - spiega il direttore, Alessandro Gelli - e che la preoccupazione per l’evoluzione degli affari nei prossimi mesi è alta. La maggioranza delle imprese intervistate, infatti, ritiene che, se la situazione non migliorerà, i rapporti economici con la Cina potranno ridursi».
«Detto ciò - prosegue Gelli - la maggior parte delle imprese ritiene che le informazioni ad oggi disponibili siano ancora troppo frammentarie e confuse per poter calcolare con chiarezza le ricadute che questa emergenza avrà sui loro affari nel breve-medio periodo, ma al contempo questa incertezza genera inevitabile preoccupazione su di versi fronti».
Secondo dati di Promos Italia e dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, la Lombardia è la prima regione italiana partner della Cina con quasi il 40% di scambi commerciali sul totale nazionale, per un valore assoluto di 13 miliardi su un totale di 34 realizzati nei primi 9 mesi del 2019. L’import da solo vale circa 10 miliardi sui 24 nazionali (41%) e l’export 3 miliardi su 9 (33%).
Nei dati che riguardano Lecco l’interscambio è stato di 202 milioni di euro (contro quasi 221 milioni del 2018), di cui 58,4 milioni in esportazioni 143,6 milioni in importazioni, con due cali importanti pari al 4,6% sull’export e al 9,9% sull’import.
Segno positivo, invece, per Sondrio, con un interscambio di 16,8 milioni di euro (+4,7% nei primi 9 mesi del 2019 sul 2018), did cui 4 milioni in export (+2,7%) e 12,7 milioni in import (+5,3%).
Si esportano macchinari e si importano soprattutto prodotti elettronici e tessili, con crescita per l’export di prodotti farmaceutici.
Le importazioni sono in crescita sia in Lombardia (+2,2%) che in Italia (+5,4%). In flessione l’export che consiste soprattutto in macchinari ma aumenta a livello regionale quello di prodotti alimentari (+8,6%), articoli farmaceutici (+5,5%) e abbigliamento (+4,2%) mentre a livello nazionale vanno particolarmente bene i prodotti farmaceutici (+11,8%) e i tessili (+5,2%).
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