Cronaca / Lecco città
Sabato 20 Giugno 2020
Lecco. «Il centro del Bione riapre»
Ma dal 29 e senza piscina
Trovato l’accordo con la società di gestione dopo le passate tensioni
Palestra, vasche e palazzetto disponibili da luglio. Ad agosto non si chiude
Il Bione riaprirà, a metà, ma non il 22 giugno, bensì la settimana successiva, lunedì 29. E senza piscina. Anche se l’assessore Roberto Nigriello aveva minacciato penali e paventato il possibile annullamento della concessione a In Sport per il centro sportivo del Bione in caso di mancata apertura entro il 22, il centro aprirà, buon ultimo in Lombardia, fra più di una settimana. Il 29, appunto.
La notizia è stata resa ufficiale ieri sera dopo le 20 dal Comune di Lecco e dalla Società In Sport srl che è una società sportiva dilettantistica che gestisce molti altri centri sportivi e piscine (tutte riaperte da questo stesso gestore già da settimane). Paolo Mele, amministratore delegato In Sport, e Roberto Nigriello, assessore allo Sport del Comune di Lecco, hanno informato la città che il centro sportivo comunale “Al Bione” riaprirà dopo l’emergenza Covid-19 dal 29 giugno «in totale sicurezza per il personale e per gli utenti». La buona notizia della riapertura della piscina, però, manca perché, nonostante la ritardata ripresa delle attività, il comunicato congiunto di Comune e In Sport precisa che «saranno disponibili agli sportivi e a tutti i cittadini gli impianti esterni, mentre nel mese di luglio (al termine dei più complessi interventi di adeguamento sempre legati all’emergenza Covid-19) saranno riaperti la piscina, la palestra fitness e il palazzetto». Il comunicato, però, dà un contentino ai lecchesi: «Vista la particolare situazione, per quest’anno il Centro sportivo rimarrà aperto integralmente anche per tutto il mese di agosto. Sul sito internet www.insportsrl.it/lecco e sulla pagina Facebook “In Sport Lecco” verranno pubblicati puntualmente e progressivamente tutti gli aggiornamenti».
Agosto aperto è sicuramente qualcosa di positivo anche se non ci attendiamo (con il lago a disposizione) un afflusso da mare Adriatico nella piscina coperta del Bione o nel palazzetto. E neanche in palestra. Sarebbe stato molto più utile, se possibile, aprire già da qualche settimana. Ma tant’è.
La verità, fidandosi dei “complessi interventi di adeguamento della piscina”, è che il Bione nella sua parte “calda” necessita davvero di pesanti interventi alla vasca, ovvero alla piscina e che, dunque, è sempre più urgente riaprire quella manifestazione d’interesse per il project financing teso a rifare l’intero centro sportivo per la sua parte coperta. Ma che ci sia qualcuno disposto, dopo questa emergenza sanitaria (e sperando sia alle spalle), a prendersi sulle spalle sei-sette milioni di euro di lavori e sperare anche di rientrare dell’investimento in pochi anni, pare difficile.
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