Cronaca / Lecco città
Martedì 21 Luglio 2015
Lecco. I giovani ci credono
Aumentano le start up
Mentre si registra un leggero calo nel numero delle nuove ditte, crescono quelle innovative
Giovanni Pastorino: «Un indicatore positivo che testimonia il coraggio di molti ragazzi e la loro voglia d’impresa»
Nei primi tre mesi di quest’anno calano leggermente a Lecco le iscrizioni di nuove imprese in Camera di commercio, ma la quota di start up giovanili fondate è rilevante.
Secondo dati del Registro imprese elaborati dall’ufficio studi della Camera di commercio di Milano, nel primo trimestre di quest’anno si sono iscritte 504 nuove imprese, contro le 520 dello stesso periodo dell’anno scorso (-3,1%). Fra le nuove iscritte, 135 aziende (26%) sono nate per mano di giovani imprenditori.
Nel complesso, il dato sembra aver poco a che fare con la sfiducia su come possano andare le cose data la crisi e, in Confartigianato, la prova sta nel fatto che quest’anno è cresciuta del 50% la percentuale delle nuove imprese iscritte rispetto al 2014. A giugno 2015 le nuove associate a Confartigianato sono 150, di cui il 40% riguarda start up di under 35, esenti dal pagamento della quota associativa per il primo anno di iscrizione. Un dato, quello della crescita di iscrizioni, che, spiega il presidente Daniele Riva, si lega alla «volontà di far crescere la propria impresa cercando il supporto associativo su energia e accesso al credito, ad esempio. Ma i nuovi iscritti – aggiunge – ci dicono che la ragione principale sta nel passaparola positivo raccolto fra gli imprenditori sull’utilità di associarsi».
Circa il segno negativo registrato quest’anno fra le nuove iscritte a Lecco, Riva lo considera «un calo minimale», anche se in Lombardia comunque altre province, e altri settori diversi dalla meccanica, sono in crescita.
«Posto che ciò che conta è il trend di almeno tre anni – dice il coordinatore del distretto metalmeccanico Giovanni Pastorino -, avere solo 14 nuove imprese in meno che si registrano quest’anno non mi sembra un dato negativo né positivo. Non è – aggiunge – un dato indicativo sul calo o meno della fiducia nel 2015 e, in fondo, è un dato che ci dice che comunque si investe in nuove attività in un momento in cui la situazione, nonostante diversi alti e bassi, non è critica come due-tre anni fa. E la crescita di giovani imprenditori mostra coraggio di impresa in un territorio in cui chi vuol fare impresa continua a trovare ogni ingrediente possibile».
Sulla situazione generale Pastorino afferma che «sicuramente non siamo fuori dal tunnel, mancano le riforme e alla prova del jobs act abbiamo visto che è servito soprattutto a riconfermare con il nuovo contratto assunzioni già esistenti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA