Cronaca / Lecco città
Domenica 01 Gennaio 2017
Lecco. Gli artigiani
«Fiducia nel nuovo anno»
L’indagine nazionale di Confartigianato indica prospettive positive per le aziende del Lecchese. Buone opportunità per chi guarda all’estero e per chi punta sul web e sull’innovazione tecnologica
L’artigianato locale si lascia alle spalle un anno ancora difficile ma guarda al 2017 con fiducia, soprattutto da parte di quelle aziende, sempre più numerose nel settore, che puntano sull’estero e sull’innovazione tecnologica che apre nuovi mercati tramite il web.
”Verso il 2017” è il rapporto pubblicato da Confartigianato nazionale per fare il punto su come sono andate nell’anno che si è appena chiuso le performance economiche dell’artigianato e delle piccole imprese, con dati nazionali e per provincia.
Dai dati lecchesi esce la conferma di un comparto che nonostante le difficoltà continua a mantenere la quota d’incidenza più alta della Lombardia, in un quadro in cui la provincia di Lecco ha 23.768 imprese non agricole fino a 10 addetti per un totale di 45.034 dipendenti.
Le aziende artigiane della provincia di Lecco al terzo trimestre del 2016 risultano infatti essere il 33,5% del totale delle imprese, contro una media regionale del 26,3%.
Buone notizie anche sul tasso di crescita, che col +0,04 fa di Lecco una delle due sole province lombarde (l’altra è Milano, col +0,19%) con segno positivo, in un panorama in calo.
Lecco è in cima alla classifica provinciale anche per la densità di artigianato manifatturiero rispetto al totale dell’artigianato, con una quota del 27,2%, la più alta della Lombardia dopo Brescia, che il il 27,4%.
Tendenza inversa invece per il peso di aziende artigiane gestite da donne sul totale dell’artigianato: al quarto trimestre 2015 (dato più aggiornato disponibile) la quota pari solo al 13,4%, con Lecco fanalino di coda in Lombardia davanti solo a Monza (14,9%). A far meglio di tutte invece è Mantova, col 16,5% di imprese in rosa.
Tuttavia Lecco si difende bene sulla quota di aziende artigiane gestite da giovani under 35 e col 12,4% si piazza al terzo posto della classifica lombarda.
Contenuto rispetto al resto della Lombardia il tasso di penetrazione di proprietà straniera nell’artigianato lecchese, per il quale con il 9,1% Lecco è al penultimo posto regionale, davanti solo a Sondrio (5,3%).
L’artigianato lecchese nel 2016 ha continuato a muoversi fra tradizione e innovazione ritagliandosi nuovi spazi nell’attuare filosofie aziendali e produttive “green”, nell’inserirsi nelle possibilità di mercato che arrivano dall’IoT (l’internet delle cose, che consente di gestire prodotti e processi tramite il web) e dalla sharing economy.
Tre settori in cui le aziende artigiane lecchesi si sono inserite occupando numericamente una quota ormai vicina al 30%, in cima alla classifica lombarda insieme a Brescia che ha la stessa percentuale.
E anche su ciò si può fare di più, visto che l’Osservatorio di Confartigianato ha calcolato che a Lecco le aziende artigiane potenzialmente interessate a tali segmenti d’innovazione sono il 18% del settore (dato al primo trimestre 2016).
Molto alta inoltre la propensione degli artigiani lecchesi ad adeguarsi alla cosiddetta economia circolare, che tende a un nuovo modo di ideare e utilizzare i prodotti. In proposito con l’86,4%, Lecco è ai vertici della classifica regionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA