
Cronaca / Lecco città
Domenica 19 Luglio 2020
Lecco. Gazebo, manifesti, incontri
Liste e candidati a tutto campo
Tutti in pista e nelle piazze per un rush prima dello stop di agosto
Girandola di sedi elettorali e gazebo per quello che è ormai inevitabilmente il weekend di lancio ufficiale e globale della campagna elettorale 2020.
Alla data del 20 e 21 settembre (ufficializzata nei giorni scorsi dal decreto del ministero) mancano infatti due mesi. Due mesi frantumati però anche dal nucleo del periodo agostano. Insomma, tocca tirare i remi in barca e i partiti lecchesi sono ormai decisi a lanciare quella che sarà per tutti la volata finale.
Non è un caso che ieri mattina il centro città vedesse la presenza di ben due gazebo in centro città (Ambientalmente in piazza XX Settembre, Pd in via Cavour) per le liste a sostegno di Mauro Gattinoni.
Se a queste aggiungiamo il tour a Maggianico di Peppino Ciresa e di Lecco merita di più, e pure la neoaperta sede elettorale della Lega in piazza XX Settembre, ecco il quadro comporsi ormai completamente, e gli spazi di manovra farsi estremamente ridotti. Già, le sedi.
Il risiko degli spazi elettorali è ormai definito: nella serata di venerdì corre voce che l’atletico consigliere leghista Andrea Corti abbia dato man forte agli ultimi arredi della sede del Carroccio, mentre giovedì scorso (con l’occasione di presentare ufficialmente la propria civica Ciresa sindaco-Lecco Ideale) l’ex presidente di Confcommercio ha anche inaugurato la sede elettorale di via Roma (ironia della sorte, era stata nel 2012 luogo di ritrovo del primissimo comitato a favore di Matteo Renzi). Con lo spazio di Fattore Lecco stabilmente aperto in viale Dante fin da febbraio e con il traghetto Dalia ben addobbato di giallo da Appello per Lecco, il cerchio è praticamente chiuso.
Movimento 5 Stelle a parte, ovviamente. «Per quanto ci riguarda, non riteniamo opportuno spendere soldi (peraltro alla lunga sempre dei cittadini) in sedi o manifesti – sono le parole del candidato pentastellato Silvio Fumagalli – La nostra campagna elettorale sarà come di consueto low budget. Del resto, il nostro concetto di politica non è quello di un cittadino bombardato da mille stimoli, casomai che si informi attivamente e non scelga una parte solo perché si trova di fronte un manifesto con una bella faccia sorridente».
Intanto però i faccioni girano, eccome. Se Corrado Valsecchi ha monopolizzato l’ingresso a lago in città, Gattinoni si è preso ormai da mesi le pensiline degli autobus. Più in rincorsa Ciresa, ma il materiale inizia già a diffondersi in città. Per quanto riguarda i gazebo, la strategia pare in questi ultimi weekend semplicemente quella di affollare il centro città.
Pagherà o non pagherà? Intercetteranno lecchesi o torme di forestieri disinteressati. La domanda ha un suo senso se è vero che già Fattore Lecco e Sinistra hanno da tempo spostato lo sguardo nei rioni e se ieri, all’atto di lanciare la famosa proposta delle 250 telecamere di videosorveglianza in città, Ciresa ha scelto Maggianico (e villa Gomes) piuttosto che il palcoscenico del centro città. Scelte, insomma. Perché un duello a quattro obbliga anche a cercare quei pertugi di città non presidiati dagli avversari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA