Cronaca / Lecco città
Domenica 05 Novembre 2017
Lecco: la formazione serve
In calo gli infortuni negli artigiani
In un anno la diminuzione è stata dell’1,9%, Paolo Grieco (Confartigianato): «Anche l’automazione contribuisce ad avere una maggior sicurezza»
Dopo la recente diffusione da parte dell’Inail dei dati sugli infortuni sul lavoro arriva un focus realizzato da Confartigianato (sempre su base dati Inail) sui primi nove mesi del 2017.
Il risultato spiega, in sostanza, che con un calo di infortuni sul lavoro migliora complessivamente la sicurezza dei lavoratori dell’artigianato manifatturiero.
Da giugno a settembre 2017 in provincia di Lecco con un totale di 214 infortuni la riduzione nelle imprese artigiane è dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre il calo nelle imprese non artigiane è dello 0,3% (con 1.641 infortuni).
Calo percentuale sensibile (ma con un totale di soli 19 casi) negli infortuni in itinere di artigiani (-38,7%), mentre fra i lavoratori delle imprese non artigiane i casi sono 252 e il calo è del 9,4%.
L’andamento lecchese nel settore è migliore rispetto a un quadro nazionale che nei primi nove mesi nelle sole imprese artigiane vede una riduzione di infortuni dell’1,8%, con 719 infortuni in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. Una «dinamica in controtendenza – osservano gli analisti di Confartigianato – rispetto al +1,2% delle imprese non artigiane. Complessivamente gli infortuni denunciati dal totale delle imprese private non agricole crescono dello 0,8% (3.113 infortuni in più».
In definitiva, nei primi nove mesi del 2017 solo un decimo (10,6%) degli infortuni relativi alle imprese non agricole private si riferisce all’artigianato.
A livello settoriale, considerando solo gli infortuni sul lavoro, diminuiscono gli infortuni nell’artigianato in cinque su nove comparti considerati e in sette su nove la performance è migliore nell’artigianato rispetto alle altre imprese private non agricole. In particolare i settori in cui gli infortuni calano, in controtendenza rispetto alle imprese non artigiane, sono: chimica, carta e cuoio, tessile, legno, metalli e macchinari e costruzioni e impianti.
Fra le cause del miglioramento dei dati sul territorio Confartigianato Lecco indica il potenziamento delle attività formative sulla sicurezza, maggior vicinanza agli imprenditori per sensibilizzare sulla cultura della sicurezza, con un’attività che l’associazione svolge anche nelle scuole. Non ultimo, gli investimenti tecnologici con risvolti sulla sicurezza finanziati attraverso i bandi Inail per interventi strutturali nelle imprese che vanno dalla rimozione dell’amianto all’ammodernamento dei macchinari.
Una maggiore sicurezza passa anche, sottolinea Paolo Grieco, responsabile del servizio competitività dell’associazione lecchese, «attraverso l’uso degli incentivi pubblici del programma statale Industria 4.0. Nelle nostre fabbriche vediamo una sempre minor manualità di produzione a favore di maggiori attività di gestione e controllo di macchinari innovativi, in un cambiamento che dà indicazioni anche nel miglioramento della sicurezza».
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