Cronaca / Lecco città
Mercoledì 30 Maggio 2018
Lecco. Formazione e lavoro
«Bene l’attenzione alle imprese»
Le aziende: «Nuovo approccio alla gestione del rischio
necessario ad evitare e mitigare i fenomeni naturali»
La decisione del Politecnico di Milano di innovare due dei suoi corsi lecchesi accentuando ulteriormente il legame tra la formazione e il territorio ha riscosso il pieno apprezzamento del mondo imprenditoriale lecchese, presente con alcuni rappresentanti alla conferenza stampa di presentazione.
L’implementazione del corso in Ingegneria civile e ambientale, trasformato da settembre in Ingegneria civile per la mitigazione dei rischi, ha suscitato in particolare il gradimento di Lario Reti Holding, il cui management è convinto che questa operazione sia «sintomo di quanto il Politecnico di Milano sia sempre attento alle esigenze di mercato e del territorio».
A dichiararlo, Antonio Rusconi, presidente del Comitato di Indirizzo e Controllo del gruppo che nel triennio ha programmato l’assunzione di oltre venti triennali Ica. «Le strutture e le infrastrutture sul nostro territorio nazionale iniziano ad avere bisogno di un nuovo approccio alla gestione del rischio, necessario ad evitare e mitigare quei fenomeni, anche naturali, spesso riportati nei fatti di cronaca. Sviluppare nuove figure professionali in grado di rispondere a queste esigenze nel campo dell’Ingegneria è un bisogno che sta diventando primario. Il particolare ambito in cui opera Lario Reti Holding implica la necessità di gestire situazioni di rischio legato alla risorsa idrica e, per questo motivo, la scelta di rinnovare la didattica del corso di Ingegneria Civile ed Ambientale indirizzandolo verso questi nuovi temi non può che essere accolta e sostenuta con favore dalla nostra società».
Stanno seguendo con interesse l’evoluzione del corso in Ingegneria della Produzione Industriale alla Carcano Antonio spa. «Si tratta di un progetto in forte sintonia con i nostri valori aziendali – ha evidenziato Elisa Andreuzza, external communication manager dell’azienda – e al quale abbiamo dato la nostra adesione con entusiasmo. Abbiamo già iniziato a lavorare per concordare visite e study tour, Shadowing e Teaching factory (i modelli attraverso i quali si concretizzerà il contributo formativo delle aziende, che accoglieranno gli studenti, li porteranno con sé nelle missioni anche all’estero e terranno lezioni al campus di via Previati, nda). È una modalità sicuramente interessante con la quale si potrà ridurre il gap tra scuola e impresa, agevolando l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Del resto, costruire una cultura tecnico – scientifica nei ragazzi è un elemento prezioso per aziende e territorio. Dal canto nostro, speriamo di dare competenze che siano pratiche: saranno legate strettamente al lavoro che facciamo in Carcano, mostrando dinamiche organizzative interne e anche interpersonali. Innescheremo una contaminazione felice e reciproca, in quanto non sarà una formazione a senso unico».
Per Technoprobe, invece, è intervenuto Roberto Subranni, Industrial automation director. «Queste iniziative rappresentano linfa vitale per la continua innovazione dei processi. Nel 2017 abbiamo assunto un centinaio di nuovi impiegati, l’80% dei quali con competenze tecniche. La produzione continua a modificarsi e diventa già fase di prototipazione, ma è anche una sorta di progettazione. E viceversa. Del resto, Smartfab e Industria 4.0 sono concetti che stiamo applicando ormai da qualche tempo. Servono quindi risorse umane adeguate e riteniamo fondamentale poter trasmettere le nostre conoscenze e incontrare i ragazzi, cui trasmettere la consapevolezza di quello che troverà nel mondo della produzione industriale».
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