Cronaca / Lecco città
Mercoledì 10 Aprile 2019
Lecco. Filca, fumata nera
nell’asta per le sedi
Il fallimento: diciotto lotti in vendita, una base d’asta di oltre sei milioni di euro, ma nessuna offerta - Anche i 53 ex lavoratori del gruppo sperano di poter recuperare una parte degli stipendi arretrati
Brutte notizie per gli ex lavoratori Filca che da oltre un anno attendono il pagamento di diverse mensilità arretrate dopo il fallimento del consorzio di cooperative edili, decretato a fine 2017 dal Tribunale di Lecco. Infatti, nella tarda mattinata di ieri, è andata completamente deserta l’asta per il patrimonio edilizio dell’azienda che faceva capo a Giacomo Fumeo.
Non è arrivata alcuna offerta per nessuno dei 18 lotti in vendita per un valore complessivo, stando alla base d’asta, di oltre 6 milioni di euro. La cessione di questi beni, comprendenti 8 proprietà già sedi di uffici Filca tra Lecco, Bergamo, Brescia, Monza, Como e Busto Arsizio e 10 tra posti auto e box in città, rappresenta un passaggio fondamentale per poter saldare parte degli stipendi arretrati ai 53 ex dipendenti che hanno perso il posto con il fallimento di Filca.
Ai lavoratori spettano, a seconda dei casi, dalle 4 alle 8 mensilità e soltanto 3 saranno garantite dall’Inps. Il pagamento delle restanti pendenze dipenderà da quante risorse si recupereranno con la vendita del patrimonio immobiliare. Secondo quanto è stato possibile apprendere, nelle prossime settimane verrà riproposta una nuova vendita senza alcuna riduzione della base d’asta, se non per qualche piccolo ritocco, nella speranza di riuscire a trovare comunque degli acquirenti ai prezzi stabiliti.
Per quanto riguarda la nostra città in vendita, per valore complessivo stimato in circa 3,4 milioni di euro, ci sono: gli uffici al terzo piano con mansarda di piazza Manzoni, angolo via Roma, per un totale di 19 vani e una valutazione di 2,5 milioni di euro più Iva; la sede di via Fabio Filzi 12, circa 300 metri quadri, con un valore stimato in 686mila euro più Iva a cui si aggiungono 5 box e 5 posti auto coperti che saranno venduti singolarmente per ulteriori 200mila euro complessivi. A Como in vendita l’ufficio in via Lenticchia, zona Camerlata, per una base d’asta di 784mila euro. A Brescia in via Allegri ufficio su tre piani da 667mila euro. A Monza diritto di superficie dell’ufficio in via Paisiello per 84mila euro. A Bergamo in via Piatti ufficio composto da sei locali con un valore stimato di 585mila euro. A Busto Arsizio in via Roma ufficio dal valore di 134mila euro e in via Mazzini uno da 378mila euro di base d’asta, oltre Iva.
La vendita del patrimonio immobiliare di Filca è necessaria per recuperare risorse indispensabili a saldare, almeno parzialmente, non soltanto gli stipendi degli ex lavoratori ma anche i debiti verso altri creditori, con priorità per Inps e Inail e per i crediti a carattere ipotecario. È questo l’epilogo di una storia imprenditoriale che era iniziata nel 1985 e che aveva visto il consorzio, attraverso una rete di cooperative territoriali, lavorare in buona parte della Regione. Un epilogo decretato a fine 2017 quando il Tribunale di Lecco ha respinto il piano concordatario presentato da Giacomo Fumeo non ritenendolo sostenibile. Il progetto economico avanzato da Filca prevedeva, infatti, il pagamento integrale dei soli crediti prededucibili e di parte dei privilegiati grazie a 5,1 milioni di euro di finanziamento concesso da una cordata di banche e il pagamento al 20%, anche attraverso forme di cartolarizzazione dei crediti, per i chirografari.
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