Lecco. Export in ripresa
Ultimo trimestre in positivo
Lecco si conferma tra i territori più vivaci, bene elettronica e ottica, cresce anche l’alimentare - La Germania si conferma il principale mercato
Per le esportazioni lecchesi l’ultimo trimestre del 2020 sembra aver segnato una svolta positiva, con un +0,2% come primo passo per far dimenticare la pesante contrazione (-8,9%) registrata considerando l’intero anno rispetto al 2019.
Resta dunque molto da fare per recuperare sulla crescita ma l’Italia «ha un’economia efficiente. Da qui ai prossimi due anni possiamo contare su una crescita quasi cinese e guadagnare in efficienza per gli anni successivi», come ha ricordato nei giorni scorsi riprendendo le ultime previsioni Ocse sull’Italia il vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis all’assemblea di Confindustria Lecco Sondrio.
Secondo l’ultimo focus congiunturale di Unioncamere Lombardia sul commercio estero, diffuso dalla Camera di commercio Como Lecco, nell’ultimo trimestre Lecco è fra le sei province lombarde che nelle vendite estere riescono dunque a svoltare in positivo rispetto al 2019, insieme a Varese (+8,9%), Mantova (+8,6%), Lodi (+6,3%), Brescia (+5,3%) e Monza e Brianza (+1,9%).
Da ottobre a dicembre dello scorso anno restano invece ancora pesanti le perdite registrate rispetto allo stesso trimestre del 2019 da Pavia (-20,4%), Como (-8,9%) e Milano (-8,6%), a fronte di cali più contenuti per Sondrio (-1,8%), Cremona (-1,4%) e Bergamo (-1,3%).
Circa il calo anno su anno, Lecco è in una situazione simile a quella delle altre province lombarde, visto che il 2020 si è chiuso in negativo per tutte, tranne Sondrio (+0,2%) grazie ai buoni risultati del primo e del terzo trimestre.
Il calo annuo registrato da Lecco è tuttavia inferiore a quello medio della Lombardia (che perde il 10,6%, con un totale esportato di 114 miliardi di euro) si è giocato soprattutto sul secondo trimestre del 2020, quindi durante il primo lockdown da crisi per Covid, quando su base tendenziale le esportazioni provinciali erano sprofondate del 26,6%. Da gennaio a marzo, quando comunque la pandemia si era già manifestata e, in marzo, il lockdown già si faceva sentire, il calo lecchese era stato del 7%, ma già nel terzo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019 la flessione era minima, pari allo 0,8%.
Fino ai dati in crescita dell’ultimo trimestre, premessa di prossima ripresa per il Lecchese che nel 2020 ha esportato il 3,5% del totale export regionale.
Nel corso dell’anno in provincia di Lecco è cresciuto molto (+48%) l’export di apparecchi elettronici ed ottici che, insieme ai prodotti alimentari (+8%), alle sostanze e prodotti chimici (+2%) e agli articoli farmaceutici (+8%) sono riusciti a contenere le perdite registrate dai metalli di base e prodotti in metallo (-13%), dai macchinari e apparecchi (-21%), dai prodotti tessili (-17%) e legno e dai prodotti in legno e carta (-25%) che, all’opposto, apportano i maggiori contributi negativi. La categoria di merci più esportate l’anno scorso da Lecco è stata quella dei prodotti in metallo con una quota del 10,6% sul proprio export, mentre il principale mercato di destinazione è stato quello tedesco a cui Lecco ha destinato il 18,1% delle proprie esportazioni. Una quota che, insieme a quelle di Brescia (19,3%) e di Mantova (18,1%) fanno di Lecco uno dei tre principali fornitori lombardi della Germania.
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