«Lecco è...Viva»: evento in piazza per imparare le manovre salvavita

Sabato 19 ottobre 2024, in occasione della dodicesima edizione della “Settimana Viva”, la campagna di sensibilizzazione che ha lo scopo di diffondere in Italia la conoscenza delle manovre di Rianimazione Cardiopolmonare , l’ASST di Lecco con il Dipartimento Emergenza Urgenza e AREU - Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, rappresentata dall’AAT 118 di Lecco e con il patrocinio del Comune di Lecco, daranno vita ad un evento formativo aperto alla popolazione “Lecco è… VIVA!”.

La collaborazione tra il Comune e l’ASST di Lecco contribuisce a dare ulteriore forza e significato all’evento ed a un progetto così ambizioso quale è l’incremento della risposta all’arresto cardiaco tra la popolazione.

L’incontro mira a insegnare come riconoscere un arresto cardiaco, presentando la corretta sequenza della catena della sopravvivenza, che va dall’attivazione dei soccorsi all’applicazione delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare senza trascurare alcune principali manovre salvavita.

Sabato 19 ottobre dalle 9 alle 13 in piazza Cermenati a Lecco, saranno allestite dieci postazioni con dimostrazione continua delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, prova pratica aperta al pubblico e flash mob.

«Il Comune di Lecco partecipa con interesse all’iniziativa Lecco è… VIVA, dedicata alla rianimazione cardiopolmonare- Riteniamo fondamentale riuscire a promuovere la consapevolezza e l’abilità nelle pratiche salva-vita, che costituiscono spesso l’unica misura essenziale che ciascuno di noi può mettere in pratica- le parole del sindaco Mauro Gattinoni-. La sinergia territoriale, che questo evento promosso per la settimana dedicata alla rianimazione cardiopolmonare ha attivato, ha portato all’organizzazione di un’intera giornata di attività, aperte a tutta la cittadinanza, in cui la sensibilizzazione teorica e le dimostrazioni pratiche effettuate da personale specializzato premetteranno di avere sempre maggiore consapevolezza di quanto possiamo fare l’uno per l’altro in condizioni di emergenza”.

«Ringrazio il Comune di Lecco ed AREU- dice Marco Trivelli, direttore dell’Asst di Leco- per la collaborazione a questo importante evento aperto alla popolazione, che mira a sensibilizzare i comuni cittadini al riconoscimento precoce di un arresto cardiaco, presentando la corretta sequenza della catena della sopravvivenza, che va dall’attivazione dei soccorsi all’applicazione delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare, senza trascurare alcune tra le principali manovre salvavita. La conoscenza degli elementi del primo soccorso e delle manovre salvavita possono aiutare a salvare una vita e ad eliminare paura e resistenza nell’intervenire quando si ha dinnanzi una persona in difficoltà».

«L’arresto cardiaco- Salvatore Fabio Alongi, direttore UOC Anestesia e Rianimazione Lecco e Direttore Dipartimento Area Emergenza-Urgenza dell’ASST Lecco- è un problema sanitario importante tanto da rappresentare la terza causa di morte in Europa. In Italia le persone colpite ogni anno da arresto cardiaco sono circa 50.000 e nel 70% circa l’arresto cardiaco avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la rianimazione cardiopolmonare. Tuttavia le manovre di RCP vengono iniziate tempestivamente in una scarsa percentuale delle vittime, riducendo così la probabilità di sopravvivenza».

Mario Cerino, responsabile AAT 118 della provincia di Lecco: «Sul territorio della nostra provincia avviene circa un arresto cardiaco al giorno. Nella maggior parte dei casi si tratta di un arresto cardiaco testimoniato, per cui la diffusione tra i cittadini delle procedure di rianimazione cardiopolmonare (RCP) da iniziare immediatamente e preferibilmente, se disponibile, con l’uso di un defibrillatore, può fare la differenza tra la vita e la morte. La RCP è uno strumento semplice da insegnare ma potentissimo nelle ‘mani’ della popolazione.

Sono inoltre molto contento che questo evento di utilità sociale sia reso possibile da una stretta collaborazione tra Enti che hanno come obiettivo comune il benessere del paziente, ASST, AREU e Associazioni di Soccorso. Un ringraziamento particolare a queste ultime anche per l’attività quotidiana che svolgono sul territorio».

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