Lecco: esami anche in farmacia. «Aiuteremo con la telemedicina»

Un aiuto per smaltire le lunghe liste d’attesa negli ospedali. Braguti, Fererfarma: «Potremo fare per esempio l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e l’holter cardiaco»

Più servizi in farmacia e più opportunità per decongestionare la sanità pubblica. Una vera rivoluzione che sta andando anche più a fondo di quanto fatto finora. La rivoluzione ha una data, 28/05/2024 e un nome “DGR n. 2405 di Regione Lombardia”. Da quel giorno si è dato avvio alla sperimentazione della farmacia dei servizi “avanzata” che si svilupperà in due settori, fondamentalmente: la telemedicina e la ricognizione farmacologica.

Il presidente dell’ordine dei medici Pierfranco Ravizza ha sottolineato, da queste colonne, come ci sia sempre il rischio di un “task shifting”, ovvero di uno spostamento, indebito, delle competenze. Ma Andrea Braguti, presidente di Federfarma Lecco, non pensa a questo pericolo quando parla di telemedicina e di ricognizione farmacologica.

Anzi, pensa che ci voglia più collaborazione tra medici e farmacisti. E spiega. «Per la telemedicina i servizi attivati per i pazienti con patologie cardiologiche saranno: l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e l’holter cardiaco. Il paziente dovrà essere in possesso di una ricetta del proprio medico di base con la quale si recherà in farmacia ed otterrà la prestazione in servizio sanitario regionale. La telemedicina “convenzionata” sarà operativa in farmacia presumibilmente a fine mese (è necessario ancora confermare la formazione e la certificazione delle aziende e dei professionisti che effettueranno i referti). Per la ricognizione farmacologica (medico e farmacista seguiranno i pazienti cronici monitorando la loro aderenza terapeutica) bisognerà aspettare un po’ di più, ma entro l’estate tutto dovrebbe essere operativo»

Dopo il Covid

Una rivoluzione, appunto, perché fino al 2020 un farmacista non poteva manco inoculare un vaccino. Ma molto altro sta avanzando. Tanto che si fa largo anche in Italia l’esper i e n z a , r i p o r t a t a d a www.fpress.it, in Francia dove farmacisti e medico di famiglia hanno stipulato una nuova convenzione nazionale dei medici di famiglia francesi, che sindacati di categoria e assicurazione sanitaria (la Cnam) hanno firmato l’altro ieri: l’accordo impegna i medici di base a collaborare con le farmacie per promuovere l’appropriatezza delle cure e l’uso oculato delle risorse. Il francese “Quotidien du pharmacien”, afferma che l’obiettivo è quello di contenere le politerapie. L’obiettivo assegnato ai prescrittori è di ridurre di quattro molecole i trattamenti dei pazienti cronici over 64 che assumono più di dieci principi attivi e di due i trattamenti che includono più di cinque principi attivi.

Ridurre gli sprechi

La collaborazione con i farmacisti, porterà a individuare e segnalare sovrapposizioni tra farmaci o potenziali iatrogenicità. E sempre fpress.it riporta il commento della presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca: «La nuova convenzione dei medici francesi richiama da vicino i contenuti della delibera sulla farmacia dei servizi che istituisce la ricognizione farmacologica in farmacia. Meccanismo e obiettivo sono gli stessi: collaborare con i medici di famiglia per ottimizzare le politerapie dei cronici, attraverso una consultazione preliminare che serve poi al medico di medicina generale per effettuare una revisione del trattamento. Il tutto allo scopo non soltanto di ottimizzare la spesa sanitaria, ma anche ridurre i rischi di sovrapposizioni ed effetti dannosi».

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