Cronaca / Lecco città
Giovedì 28 Gennaio 2021
Lecco. Effetto Covid sul lavoro
Imprese caute: assunzioni giù del 30%
L’indagine Excelsior della Camera di commercio sull’occupazione riporta i danni da pandemia
Un crollo verticale quanto inevitabile: la pandemia ha inciso pesantemente sulle previsioni di assunzione delle imprese del territorio, diminuite di un terzo tra il 2019 e il 2020.
Lo scorso anno, infatti, le aziende di Lecco e Como – intervistate dalla Camera di commercio per l’indagine continua Excelsior – hanno dichiarato di voler assumere 44.960 persone, ben 20.550 in meno rispetto al dato dell’anno precedente.
Per la provincia di Lecco, in particolare, la contrazione è stata pari a 6.600 unità (-29,7%), scendendo le previsioni relative ai nuovi ingressi in organico dalle 22.200 di due anni fa alle 15.600 dell’anno appena concluso. Più pesante la riduzione che ha riguardato invece il territorio comasco, dove il calo ha sfiorato le 14mila unità (-13.950, -32,2%), frutto delle 29.360 assunzioni preventivate contro le 43.310 del 2019.
Il dato lecchese è in linea con quello nazionale (-29,7%) e migliore di quello regionale (-31%).
Ampliando lo sguardo a livello regionale, considerando i cali in valori assoluti Como si posiziona al sesto posto nella graduatoria delle province lombarde e Lecco al decimo. Il territorio che ha subito la diminuzione delle assunzioni previste più pesante è Milano (-145.790 unità: -32,6%), seguito da Brescia e Bergamo (rispettivamente -35.390 e -25.090, pari a -30,5% e a -27,6%); Lodi e Sondrio sono quelle che hanno registrato le contrazioni inferiori (rispettivamente -3.300 e -4.550, ovvero -27,5% e -27,4%).
Andando invece ad analizzare i settori in cui sono state previste le assunzioni, la parte del leone per Lecco la fa inevitabilmente il manifatturiero, colonna vertebrale dell’economia, con il 39,2% del totale (superiore di oltre 15 punti rispetto all’equivalente dato comasco). Per il 29,5%, invece, gli ingressi riguardano i servizi (41% per Como), l’11,2% il turismo (Como 15,2%), il 7,1% le costruzioni (6,7% per il territorio comasco), il 13% circa il commercio.
La quota di nuovi posti di lavoro riservati a personale laureato resta inferiore alla media regionale (nonostante un sensibile aumento rispetto al 2019): Lecco si ferma appena sotto il 15% del totale, contro il 18,8% rilevato in Lombardia. La maggior parte degli ingressi (il 64,5%) è destinata a risorse con un diploma o una qualifica professionale.
Quasi un posto su quattro, sul nostro territorio, è stato riservato a figure high skilled (22,1%), mentre la metà esatta è stata appannaggio di persone dotate di low skill.
Resta, comunque, il cronico problema relativo alle difficoltà di reperimento delle figure professionali ricercate. A livello lariano questa situazione riguarda il 33% delle assunzioni previste (di dipendenti e non), contro il 30,8% della Lombardia e il 29,7% dell’Italia. Sono le aziende lecchesi a riscontrare le difficoltà più elevate (35,4%, contro il 31,7% comasco).
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