Cronaca / Lecco città
Martedì 06 Giugno 2017
Lecco è tra le province
più ricche d’Italia
Classifiche: il reddito pro capite è di 24.509 euro, il quinto in Italia dietro Milano, Bologna, Monza e Roma, Antonio Rocca (Commercialisti): «La crisi ha pesato meno che altrove, ma ci sono tante situazioni di difficoltà»
Con 24.509 euro di reddito medio pro capite dichiarato nel 2016 Lecco è fra le prime cinque province italiane col miglior dato ma, come quasi ovunque, anche a Lecco (-2,2% rispetto al 2007) la crisi ha tagliato i redditi.
Secondo la classifica del Sole 24 Ore su dati del ministero delle Finanze, a fare meglio di Lecco sono Milano (28.300 euro), Bologna (25.148), Monza Brianza (25.060), e Roma (24.635), ma tutte sono in calo rispettivamente del 2,14%, 2,12%, 2,36%, 3,11%.
E anche se fra le migliori tre su cinque sono in Lombardia e le riduzioni più forti sono al centro-sud e nelle isole, non mancano casi in cui variazioni sensibili si registrano anche in province come Como (-2,97%) e Varese (-2,31%).
«Può anche darsi - afferma il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Antonio Rocca - che Lecco abbia sofferto meno di altri territori. Ma ci sono ancora notevoli difficoltà, considerando che chi ha reddito zero, fra cui i disoccupati, non entra nella media della classifica e ciò automaticamente alza il reddito pro capite. Per quanto ci riguarda il dato che registriamo in modo prioritario, proprio perché lo viviamo direttamente fra i nostri clienti e noi stessi, è il calo del reddito. E anche nel confronto con colleghi di territori limitrofi questa è la percezione prevalente».
«Questo è il momento degli investimenti e dell’innovazione per far crescere economia e occupazione. Il dato positivo che vede Lecco al quinto posto nazionale per reddito pro capite - afferma il presidente della Camera di commercio, Daniele Riva - è legato alla laboriosità del territorio anche se, quando si parla di medie dei redditi, per capire come stanno realmente le cose bisognerebbe andare a fondo sul tema della redistribuzione. Comunque - aggiunge Riva - il dato è senza dubbio positivo al di là del leggero calo registrato».
Riva sottolinea che Lecco sta recuperando posizioni sia nella produzione sia nell’occupazione rispetto a quanto perso con la crisi, anche se «ci sono ancora settori rallentati nella ripresa, come l’edilizia e il legno. Per la crisi - aggiunge Riva - aziende e famiglie hanno sofferto e proprio perciò, anche se ora le cose stanno andando meglio, continua ad esserci prudenza nella spesa».
Ciò che fatica ad instaurarsi in modo strutturale è la fiducia nella ripresa di un Paese in cui «si sta allargando la forbice del tenore di vita», a svantaggio di un ceto medio che ha dovuto rivedere i propri standard. Eppure «proprio questo - spiega Riva - è il momento in cui il coraggio dell’innovazione tecnologica da parte delle imprese può davvero fare la differenza» per far crescere ordini e occupazione.
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