Cronaca / Lecco città
Lunedì 25 Gennaio 2021
Lecco. Dynamik Media
«Portiamo le aziende nel digitale»
Una società composta da lecchesi under 30. Maggioni: «Un’attività non digitalizzata è morta»
LECCO
La sua denominazione è Dynamik Media ed è un’agenzia di digital marketing composta da un gruppo di ragazzi lecchesi under 30 che hanno deciso di unire le loro competenze in ambito digitale per dare vita a una serie di servizi attraverso i quali le imprese possano ampliare il loro giro d’affari. Una possibilità, quella costituita dall’e-commerce e da Internet in generale, che assume grande importanza a maggior ragione in questo periodo di distanziamento sociale e pandemia.
Tra i fondatori della nuova realtà c’è Michael Maggioni, che con i suoi colleghi lavora per aiutare le aziende – brand internazionali così come piccole e medie attività locali - ad approcciarsi alle nuove tecnologie di advertising, raggiungere più clienti online e di conseguenza aumentare il fatturato.
«Nasciamo grazie alla decisione di ampliare la nostra conoscenza del digital marketing, con la mission di supportare le piccole e medie imprese nell’approccio e nella conoscenza del mondo digitale, nonché nel comprendere il futuro dell’acquisizione del cliente – ci ha spiegato Maggioni -. Non siamo la classica “agenzia di marketing” e siamo convinti dell’importanza che l’incremento delle vendite tramite il delivery può avere nel far risollevare tante realtà locali dalla crisi attuale».
Secondo il fondatore di Dynamik, infatti, «un’attività non digitalizzata è un’attività destinata a morire. Spiace essere così diretto, ma è la pura verità. Il ragionamento è semplice: devi essere presente dove le persone spendono la maggior parte del loro tempo. Facebook e Instagram sono ecosistemi che pullulano di potenziali clienti».
E’ sulle piattaforme social, dunque, che bisogna andare a intercettare nuovi acquirenti.
E in questo senso, il prezzo pagato per farlo «non è un costo, ma un investimento. Per le attività economiche i social network sono piattaforme a pagamento. Ovviamente l’iscrizione è gratuita, ma serve investire denaro per raggiungere le persone che si trovano intorno alla tua azienda. Molti imprenditori vedono questo esborso economico come un costo. Ma la pubblicità fatta nel modo corretto può portare un ritorno molto elevato rispetto all’investimento».
In questo contesto, assume sempre più importanza la figura del “social media manager” e quella del “media buyer”. «Si tratta di una materia relativamente recente e non regolamentata e che purtroppo accoglie di tutto. Quotidianamente incontro titolari di attività che hanno poca fiducia nella mia figura, per via di pessime esperienze pregresse».
Per riconoscere se il professionista o l’agenzia con cui ci si confronta sono seri, ci sono elementi che possono aiutare. «Non cerca di venderti cose inutili come like, follower o numero di visualizzazioni. Il media buyer ha un solo scopo: aumentare il fatturato» ha tagliato corto Maggioni.
«E’ necessario poi chiedere i risultati (intendendo il ritorno sull’investimento pubblicitario) ottenuti fino a quel momento. Senza ombra di dubbio consiglio anche di diffidare dalle agenzie con troppi clienti: nella maggior parte dei casi non si otterrà nulla, se non un lavoro standardizzato e delle foto molto carine fatte da un fotografo professionista».
E’ consigliabile inoltre chiedere un periodo di prova, comunque remunerata e ricordare che «un buon lavoro richiede tempo. Meglio non lavorare con una persona che promette meraviglie in poche settimane. L’acquisizione del cliente è un processo che richiede pazienza».
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