Cronaca / Lecco città
Lunedì 11 Ottobre 2021
Lecco. duecento a sostegno della Cgil
«La democrazia è sotto attacco»
Il sindacato ha organizzato la manifestazione davanti alla sede
Presenti il prefetto De Rosa, il sindaco Gattinoni, associazioni e cittadini
In duecento ieri mattina hanno preso parte al presidio organizzato dalla Cgil di Lecco davanti alla propria sede, dopo l’assalto avvenuto a Roma, sabato sera, da parte di un gruppo di estremisti, durante una manifestazione contro il Green pass.
Vicinanza è stata espressa anche dal prefetto Castrese De Rosa: «Le sedi sindacali rappresentano la libertà e la democrazia di un paese. Credo si sia perso il senso della misura. Posso capire chi vuole protestare contro il Green pass, ma vedere gli squadristi, le frange estreme che si infiltrano e creano disordini non è accettabile. La democrazia non può essere messa in crisi da queste frange estremiste».
Di vero e proprio attacco alla Democrazia ha parlato il sindaco Mauro Gattinoni: «Sono voluto venire qui con la fascia tricolore, perché oggi tutta la città e tutti i sindaci della provincia vogliono essere presenti. Tira una brutta aria, sono diversi i fatti che ci preoccupano. Davanti a quello che è un vero e proprio attacco alla Democrazia non possiamo rimanere in silenzio».
Un messaggio di vicinanza è arrivato anche dal questore Alfredo D’Agostino che si trovava a Roma per impegni istituzionali, come a Roma si trovava il segretario generale della Cgil di Lecco Diego Riva che oggi prenderà parte al direttivo nazionale del sindacato, davanti alla sede presa d’assalto.
Marco Brigatti, a nome della segreteria provinciale, ha spiegato le iniziative allo studio: « Cgil, Cisl e Uil organizzeranno in maniera unitaria una manifestazione nazionale contro tutti i fascismi per sabato 14 ottobre. Una scelta molto importante perché è stato un attacco a tutti noi».
«Fatti come questi – ha rimarcato Francesca Seghezzi, membro della segreteria- non accadevano dal ventennio fascista. Non ci spaventavano allora, non ci spaventano oggi. Ieri è stata attaccata la casa del tutti noi, potevamo rispondere solo attivando presidi di Democrazia. Non è più il momento del silenzio, tutto il mondo politico e democratico deve esserci accanto»
«Difendere il lavoro»
Al presidio hanno preso parte anche Cisl e Uil. «Questo attacco – ha commentato Enzo Mesagna della Cisl - è un attacco fascista a tutto il movimento sindacale. Dobbiamo mantenere alta la difesa del nostro lavoro. La pandemia ha accelerato alcuni processi legati a un aumento dell’individualismo».
Per il segretario generale della Uil Como e Lecco Salvatore Monteduro serve una reazione decisa: «Quello che è accaduto non ha nulla a che fare con la libertà di espressione o pensiero. Non è accettabile è che ci siano ambiguità politiche, che ci sia chi strizza l’occhio ai responsabili di quanto abbiamo visto. Associazioni di estrema destra come Forza Nuova e Casapound devono essere dichiarate illegittime, come prevede la Costituzione, e vanno sciolte».
Insieme ai tanti rappresentanti sindacali, hanno manifestato anche esponenti dell’associazionismo, fra cui il presidente di Anpi Lecco Enrico Avagnina, e del mondo politico che fa riferimento al centrosinistra. Presente anche l’ex candidato del centrodestra Peppino Ciresa.
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