Cronaca / Lecco città
Venerdì 11 Settembre 2015
Lecco. Divisi anche
sulla decisione del Tar
Camera di commercio: i sostenitori di Maggi: «I nostri rilievi giudicati più che fondati, si chiuderà in quattro mesi»
Opposto il parere del fronte Valassi. «Il Tribunale non ha nemmeno preso in considerazione la sua sospensione»
Il giorno dopo, prime reazioni sulla decisione del Tar a proposito del ricorso presentato da Confindustria per la presunta ineleggibilità di Vico Valassi a presidente della Camera di Commercio. Arrivano le motivazioni dei giudici sulla decisione di andare a sentenza il 27 gennaio 2016.
Con l’ordinanza depositata ieri mattina alla segreteria del Tar di Milano si chiarisce che il ricorso rientra nella giurisdizione e competenza del tribunale amministrativo e non in quello della giustizia ordinaria come invece aveva ritenuto Valassi. Inoltre, il giudice ha ritenuto che «le esigenze dei ricorrenti siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio di merito» che si terrà il 27 gennaio.
La sentenza è ovviamente ancora tutta da scrivere ma sui due opposti fronti quanto per ora stabilito dal Tar provoca opposte interpretazioni.
Una sentenza in tempi brevi, per i sostenitori del presidente di Confindustria Giovanni Maggi, «con la decisione di chiudere tutto già il 27 gennaio, a dimostrazione di quanto – dicono in Confindustria – i rilievi posti nel ricorso siano più che fondati» al punto da bruciare i tempi ordinari di risposta del Tar, spesso superiori ai 12 mesi.
«Una data fissata con grande agio, da qui a quattro mesi – dicono dal fronte di Valassi – a dimostrazione di quanto poco il Tar ritenga dannosa la continuazione delle funzioni dell’ente di Lecco, tant’è che non ha considerato l’ipotesi di sospendere Valassi, che così resta nel pieno delle sue funzioni».
Ma in proposito in Confindustria la linea, espressa anche l’altro ieri in uno stringato comunicato diffuso congiuntamente con Confcommercio, che con la Cgil e il settore trasporti costituiscono il fronte anti Valassi, resta inflessibile. Anche se il Tar non si è espresso sulla sospensione di Valassi, «per noi in senso politico e anche nel merito del nostro ricorso non cambia nulla», afferma il direttore di Confindustria Giulio Sirtori. «I nostri rilievi – aggiunge – restano invariati e sarà così finché l’ingegner Valassi non darà le dimissioni, come chiediamo. Ora il tono dell’ordinanza del Tar ci dà ulteriore conferma delle nostre convinzioni».
Dopo il consiglio camerale di mercoledì scorso, a cui hanno partecipato solo i 12 consiglieri (su 23) della maggioranza di Valassi, si sarebbe dovuto eleggere il rappresentante in giunta per il settore commercio. La seconda votazione, dopo il rifiuto di Giuseppe Ciresa, presidente di Confcommercio, di entrare in giunta. Ma la votazione è rimasta sospesa come gesto distensivo della maggioranza per invitare comunque il fronte di Maggi a partecipare ai lavori. Un invito che sembra destinato a cadere nel vuoto mentre il prossimo Consiglio, che sarà convocato a giorni, ha l’aria di porsi come ultima chiamata verso la minoranza.
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