Cronaca / Lecco città
Domenica 28 Marzo 2021
Lecco. «Dialogo tra atenei e imprese
Obiettivo: il trasferimento di tecnologia»
Il docente di Politecnico Marco Taisch ha incontrato le aziende di Confindustria Lecco. «Abbiamo dato vita a Made, uno spazio aperto per lo sviluppo di prodotti e processi innovativi»
C’è un Competence center, a Milano, dove si fa innovazione a servizio delle aziende di ogni dimensione.
Una struttura che vanta una cinquantina di partner, tra cui quattro università (Politecnico di Milano, Unibg, Unibs e Unipv), 43 aziende (tra cui Whirlpool, Siemens, Ibm, Hitachi Rail, Cisco, Brembo e Bosch), e un ente (Inail), a disposizione con le competenze del mondo produttivo che vuole aggredire i temi di Industria 4.0 per mantenere e aumentare la propria competitività.
È “Made”, struttura presieduta da Marco Taisch – tra l’altro docente del Polimi –, che nei 2.500 metri quadrati ricavati in un ex capannone di via Durando «non parla di innovazione digitale: la fa». È con questa premessa, concreta, che l’esperto ha esordito dinanzi (virtualmente) alla platea di aziende di Confindustria per presentare le opportunità offerte dal “suo” Competence Center.
«È uno spazio aperto, pensato per le aziende di ogni dimensione, con un modello di cui il territorio lombardo ha bisogno: innovazione fatta dalle imprese per le imprese. La nostra non è un’attività teorica ma molto pratica, con ricadute che si protraggono nel medio e lungo periodo».
“Made” è aperto tutti i giorni in sicurezza: dal 10 dicembre, quando è stato aperto, ha accolto fisicamente circa duecento aziende in visita. «Non è un museo, ma una fabbrica, o comunque un luogo dove si trovano parti di stabilimento vere e reali, digitali e sostenibili. Per permettere alle imprese di comprendere cosa significa Industria 4.0 lo spazio è pensato in modo specifico per il panorama industriale lombardo».
In questo luogo, ha aggiunto Taisch, si vuole fare «cultura d’impresa», abbracciando l’intero ciclo di vita del prodotto attraverso lo sviluppo di tecnologie che vanno dal concept all’ingegnerizzazione, alla produzione e alla logistica.
Negli spazi di Made ci si occupa in particolare di tre fasi: orientamento (con seminari, visite aziendali, workshop aziendali, tour guidati; da febbraio con i seminari sono state formate oltre seimila persone), formazione (anche ai formatori, per avere un effetto moltiplicatore) e progettazione dedicata a innovazione e trasferimento tecnologico.
«Sotto quest’ultimo aspetto abbiamo ricevuto numerose richieste di trasformazione digitale di diverso tipo. Abbiamo accolto imprese che chiedono aiuto nel disegnare la strategia I4.0, ma anche richieste più specifiche. Ad oggi abbiamo oltre 50 progetti in corso».
Progetti che si stanno sviluppando nell’ambito del partenariato i cui attori hanno regalato il loro know-how (per circa 10 milioni di valore) perché possa essere veicolato alle imprese utilizzatrici da Made.
«È un grandissimo intervento: abbiamo aggregato tutti i soggetti che oggi sono in grado di fare trasferimento tecnologico».
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