Lecco, la denuncia: «Scalinata pericolosa, ma non possiamo camminare sulla strada»

Il racconto di una residente di Acquate

«In via ai poggi c’è un problema di sicurezza che l’amministrazione sta ignorando». Alessandra Rusconi abita ad Acquate, lungo quella via ai Poggi che si snoda sinuosa verso la zona più alta di Lecco. Per evitare di dover camminare accanto al traffico in curva Alessandra e gli altri residenti della zona sono sempre stati abituati ad usare la scalinata pedonale che parte 50 metri dopo la trattoria Giovannella, salendo sulla destra.

«Quella scalinata – racconta la cittadina – era in condizioni pessime da tempo. Dopo diverse segnalazioni andate a vuoto, lo scorso 19 luglio l’amministrazione la ha chiusa al transito, posizionando le transenne e un cartello che indica il divieto. Da quel momento è rimasto tutto così». L’impossibilità di percorrere la scalinata obbliga le persone a camminare in strada lungo il tornante. «Quei gradini – prosegue Alessandra Rusconi – erano utilizzati tutti i giorni da chi va a correre, dagli anziani che si muovono per il rione o dai ragazzi che devono prendere il pullman. Camminare lungo quel tratto di strada non è sicuro per i pedoni». La questione della scalinata di via ai poggi era stata sollevata nell’ultimo consiglio comunale da Lorella Cesana, esponente di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia.

«Abbiamo parlato con il direttore della scuola di muratori Espe. – aveva replicato Maria Sacchi, assessore ai lavori pubblici, durante l’ultimo consiglio comunale – Saranno loro a demolire la scalinata ma l’intervento non è di immediata fattibilità perché influenza la loro pianificazione delle attività durante l’anno scolastico. Una volta che loro la avranno demolita interverremo noi per ricostruirla. In ogni caso, non riteniamo la questione una priorità». Parole che hanno lasciato perplessi i residenti. «Il 25 ottobre – sottolinea Alessandra Rusconi – ho inviato una segnalazione attraverso il servizio urbanclick. Mi è stato risposto che il comune interverrà nella ricostruzione della scalinata quando l’operazione “potrà essere finanziata”. Quindi c’è un problema di risorse economiche, anche se la spesa riguarderà solo la ricostruzione visto che la demolizione la farà la scuola». In generale, la percezione di chi vive nella zona di via ai poggi è quella di un abbandono. «Non è solo la chiusura di quella scalinata, avvenuta per altro dopo mesi di segnalazioni. – conclude la cittadina – Anche le altre presenti in zona sono poco manutenute. Nessuno viene a rimuovere le foglie, tagliare le erbacce, pulire i tombini o anche semplicemente controllare quale sia la situazione. Si parla spesso del piano rioni dell’amministrazione ma vorrei capire che cosa è esattamente. La città non è solo il centro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA