Lecco, corso Martiri: la mattina è coda fissa

Sarà così fino al prossimo 20 aprile. Effetto imbuto per chi arriva da Pescarenico, soprattutto fino alle 9

I lavori in corso Martiri sono ormai diventati un problema, non solo viabilistico. A essere coinvolte dalle conseguenze del dimezzamento di carreggiata, sono infatti anche le attività che si affacciano sul corso stesso e su piazza Manzoni. Le ore critiche della giornata, a partire dall’avvio dei lavori di lunedì scorso e attivi fino al 20 aprile, sono ormai un tripudio di code fisse. Un tema che potrebbe ripercuotersi anche sui commercianti. Nicola e Michele Capasso del Caffè Visconti sono sotto assedio già da prima dell’apertura di questo cantiere.

Oramai sono sette mesi che via Visconti, nel tratto che portava una volta al semaforo poi tolto dalla rotonda di piazza Manzoni, è sottosopra: «I clienti devono fare il giro dell’oca, quando riescono ad arrivare al bar. Inoltre i parcheggi li hanno tolti quasi tutti. La sensazione spiacevole è che nessuno badi alle nostre attività commerciali. Speriamo che finiscano in fretta. Del resto, per essere onesti, non c’è un momento particolarmente adatto per fare questi lavori. Io che giro per Lecco, vedo che è tutta un cantiere unico».

Anche “Solo Affitti” di Massimo Magni è lì a due passi, ma se non altro non fa vendita al minuto: «Un problema, sì. L’abbiamo vissuto anche sul fronte opposto per più di un mese, nel tratto che dalla chiesa della Vittoria va verso la nuova rotonda di piazza Manzoni. Sono consapevole che si debbano fare questi lavori, per cui stringiamo i denti. Nella speranza che si a un’opera utile per tutti e porti benefici. Siamo fortunati a non essere un negozio di prossimità: non vendiamo scarpe o vestiti, articoli al dettaglio. Altrimenti saremmo nei guai. Un problema anche il parcheggio, ma vista la tipologia della nostra attività, il cliente piuttosto si fa tre giri di isolato, ma poi ci arriva lo stesso. Altre attività non sono così fortunate».

Fulvia Nava, presidente lecchese della Federazione italiana tabaccai, ha la tabaccheria proprio davanti all’innesto tra via Appiani e corso Martiri. «In effetti questi lavori creano un grande disagio. Al mattino, dalle 7.30 fino alle 9 circa, c’è coda fissa. Durante il giorno passa anche meno gente e si va un po’ meglio. Ma anche noi che dobbiamo venire a lavorare qui, siamo costretti a fare il giro dell’oca: via Digione, via Amendola, via Ghislanzoni, via Appiani. La gente si lamenta molto. Poi i posti auto non ci sono più. Da me vengono molti meno clienti». Quindi Nava solleva una domanda: «Mi dicono che lì sotto dove ora scavano non c’è nemmeno un sistema fognario: acque nere e acque bianche non sono separate. Quando pioveva tanto l’acqua tornava indietro e si riempivano i pozzetti. Ai tempi ci dicevano che non c’erano i soldi per intervenire. Speriamo che ora, con l’occasione della posa delle tubazioni per il teleriscaldamento, si possa risolvere la questione».

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