Cronaca / Lecco città
Sabato 11 Aprile 2020
Lecco. Contro le chiusure
le pasticcerie liberano le colombe
Le attività associate a Confartigianato protestano contro la decisione del Governo
“Liberiamo le colombe” è l’iniziativa lanciata dalle pasticcerie associate da Confartigianato Imprese Lecco per protestare contro l’obbligo di chiusura imposto loro dal Governo, a differenza delle altre attività alimentari.
Una situazione ancor più impattante in questi giorni di festività pasquali che sono tra i periodi in cui queste attività sono solite lavorare di più. «A causa dell’applicazione del Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri dell’11 marzo scorso – spiega Confartigianato - le aziende del settore alimentare inquadrate sotto il codice Ateco della ristorazione, quindi gelaterie, pasticcerie, pizzerie, friggitorie, rosticcerie, pur trattandosi di attività artigiane di produzione sono state ingiustamente assimilate agli esercenti attività di bar e, quindi, obbligate alla chiusura. Subito la nostra associazione ha sostenuto che si trattasse di una errata interpretazione del provvedimento volto ad impedire assembramenti nei locali dove si svolge l’attività».
Secondo gli artigiani il provvedimento del Governo mira a vietare il consumo sul posto o la somministrazione di prodotto e non il semplice asporto, come avviene invece nella maggioranza delle attività di questo tipo. Attività che si sarebbe potuta effettuare applicando il distanziamento, le file all’esterno dei locali e l’utilizzo dei dispositivi di protezione. «Il decreto – sottolinea l’associazione di categoria artigiana - consente ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l’attività anche con possibilità di asporto di prodotti analoghi, prevalentemente industriali, a quelli realizzate dalle imprese artigiane. Si tratta di una palese discriminazione che avvantaggia alcuni operatori a sfavore delle imprese rappresentate da Confartigianato, determinando in questa situazione, già di estrema difficoltà, un forte danno economico in uno dei periodi dell’anno nel quale viene realizzata buona parte del fatturato». Continua anche in questi giorni il pressing verso il Governo: «Stiamo continuando a tutti i livelli ad insistere, ma è necessario che tutti i nostri associati si facciano sentire. Per questo abbiamo lanciato l’iniziativa “Liberiamo le colombe” invitandoli a scrivere al Prefetto di Lecco una lettera chiedendo di non venire così penalizzati».
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