Cronaca / Lecco città
Sabato 01 Ottobre 2016
Lecco. Contratto delle tute blu
«Ci sono le basi per l’intesa»
L’ultimo incontro ha avvicinato le posizioni, Riva (Fiom): «Da Federmeccanica importanti aperture», Azzaro (Uilm): «Il nodo del recupero dell’inflazione»
Dopo mesi di trattativa e di scioperi con cui si è sfiorata la rottura fra le parti sul punto dirimente dell’aumento salariale da estendere a tutti i lavoratori, è ripartita la trattativa fra sindacati e Federmeccanica con un nuovo e forse decisivo appuntamento fissato a Roma per il 12 ottobre.
Dopo aver partecipato all’incontro in plenaria a Roma, i sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Lecco sono in fase di analisi delle aperture di Federmeccanica.
Vista dalla parte dei sindacati la questione vede al centro la questione salariale, che inizialmente Federmeccanica avrebbe esteso a partire da metà 2017 solo a quei lavoratori (il 5% del totale) con stipendio sotto il minimo di garanzia. Ora la svolta, con l’apertura di Federmeccanica di dare l’aumento a tutti ma in tempi, quantità e con modalità da stabilire.
Il resto su cui discutere riguarda le regole di separazione fra contratto nazionale, su cui il sindacato punta a far recuperare il 100% del potere d’acquisto, e aziendale, per distribuire risorse con premi di risultato, le questioni legate a regole democratiche sulla partecipazione alla contrattazione, la necessità, da parte sindacale, di dare l’aumento anche ai lavoratori che ricevono un superminimo.
«Ora ciò che conta è che Federmeccanica – afferma il segretario generale della Fiom Diego Riva – è che Federmeccanica abbia riposizionato il proprio percorso estendendo l’aumento salariale a tutti. Prepararsi a riscrivere il contratto nazionale con tale caratteristica è un passo nella direzione giusta. Credo che ciò sia avvenuto perché i lavoratori hanno fatto capire che non avrebbero mai accettato un contratto nazionale che desse risposte parziali solo ad alcuni lavoratori. Per noi – aggiunge Riva – è un buon segnale di volontà da parte delle aziende, anche se siamo ancora a livello di dichiarazione d’intenti a cui far seguire la chiarezza delle cifre e dei tempi. In proposito Federmeccanica sta già dicendo che per il 2016 non ci saranno aumenti, che si partirà nel 2017, ma vedremo, la trattativa parte il 12 ottobre».
Per il segretario generale della Uilm-Uil, Enrico Azzaro, restano ancora diversi scogli, che il sindacalista definisce «non insormontabili».
Azzaro dà giudizio positivo sull’aumento salariale, sull’estensione a lavoratori e famigliari dell’assistenza sanitaria attraverso l’apposito fondo e sull’innalzamento al 2% della quota a carico delle imprese per il fondo pensione Cometa, ma resta critico sulle premesse che riguardano il potere d’acquisto. «Per ora – afferma Azzaro – non si va più a recuperare il 100% del potere d’acquisto sull’inflazione bensì, nei due anni di durata del contratto, lo si depotenzia del 20%. Nel 2017 sarà riconosciuto il 100% dell’inflazione dichiarata a maggio dall’Istat, nel 2018 si scende al 75% e nel 2019 al 50%, e non ci sta bene. Così come non ci sta bene l’assorbimento degli aumenti nei superminimi. Ma è ancora tutto da discutere».
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