Cronaca / Lecco città
Sabato 27 Gennaio 2018
Lecco. Conciliare gli impegni
di lavoro e famiglia: il progetto
Confartigianato ha avviato un percorso interessati gli imprenditori ma anche i lavoratori: «Abbiamo subito riscontrato un notevole interesse»
In Confartigianato Lecco arriva per le piccole imprese locali una nuova possibilità per mettere a punto piani che favoriscano per i propri dipendenti la conciliazione fra lavoro e cura della famiglia.
Una possibilità che passa attraverso lo smartworking, il “lavoro agile” regolato dalla legge un anno fa e ora utilizzato dall’associazione a favore delle imprese (non solo alle proprie iscritte) grazie a una possibilità raccolta da bando regionale.
L’incarico di incontrare gli imprenditori (ma volendo potrebbero chiedere un incontro tramite l’associazione anche i singoli lavoratori) e aiutarli a trovare la quadra fra esigenze del lavoro e della famiglia è stato affidato da Confartigianato a Emanuele Dagnino, fra i massimi esperti italiani di smartworking che ora già con la prima tornata di appuntamenti di lunedì 29 si ritrova con l’agenda piena di imprenditori (questa volta tutti di Confartigianato) da incontrare. La cadenza degli incontri, ci dicono in associazione, sarà mensile con una nuova data già fissata al 15 febbraio.
«Il nostro primo obiettivo – ci dice Matilde Petracchi, responsabile della formazione in Confartigianato – è creare cultura informando sulle possibilità offerte dalla legge del 2017 sullo smartworking. Ma diamo anche un supporto pratico, con una consulenza gratuita per tutta la durata del progetto nel corso del 2018».
Per spiegare la ricaduta pratica Petracchi spiega che a richiedere un appuntamento al consulente per lunedì prossimo «è stata anche una nostra imprenditrice, che fra le sue sette dipendenti ne ha anche una con carichi famigliari pesanti e che non vorrebbe perdere. A lei – aggiunge Petracchi – l’imprenditrice proporrà un accordo in cui probabilmente la dipendente lavorerà in smartworking da casa con la definizione di tempi, obiettivi, modalità e luogo di svolgimento dell’attività, visto che lo smartworking è coperto da assicurazione infortuni e si fonda sul raggiungimento degli obiettivi. In questo caso – aggiunge – si tratta di un’azienda che produce disegni su tessuto, un’attività che può essere svolta tramite programmi informatici anche in un luogo diverso dall’azienda».
Il vantaggio è dunque su tre fronti per l’imprenditrice che comunque ottiene il suo risultato, per la lavoratrice che risolve i propri problemi di conciliazione vita-lavoro «e per l’ambiente – aggiunge Petracchi – per la riduzione della mobilità su strada. Per noi – conclude – il dato più incoraggiante è vedere che gli appuntamenti sono stati richiesti soprattutto da uomini imprenditori, che così si stanno mostrando disposti a cambiamenti organizzativi importanti dando grande fiducia ai loro dipendenti. La rapida adesione a questa iniziativa sullo smartworking ci ha sorpresi, ora procederemo con un calendario d’incontri mensili».
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