Lecco, colpo di scena al Medardo Rosso. I professori bocciano la settimana corta

In una lettera sottoscritta da un gruppo di insegnati emerge una situazione completamente contraria a quella delineata dalla dirigente Alessandra Policastro

Lecco

Colpo di scena al liceo artistico Medardo Rosso. La maggior parte dei docenti avrebbe detto no alla settimana corta, preferendo mantenere l’orario su sei giorni da lunedì a sabato.

In una lettera sottoscritta da un gruppo di insegnati emerge una situazione completamente contraria a quella delineata dalla dirigente Alessandra Policastro.

«Con sconcerto abbiamo appreso, dalla stampa, che il Consiglio d’istituto avrebbe deliberato di adottare la settimana corta - scrivono i docenti -. Si afferma che il Consiglio avrebbe deciso, in virtù dei risultati emersi da un sondaggio, erogato agli studenti, esclusi quelli di quinta, ai docenti e al personale Ata, affermando che gli insegnati ii sarebbero espressi a favore della settimana corta con una percentuale del 66%».

E qui il colpo di scena. «Vorremmo specificare – si legge nella missiva -che, non solo tale percentuale non è corretta, in quanto incorpora il voto favorevole al 100% del personale Ata, ma che in sede di Collegio, avvenuto prima della riunione del Consiglio d’istituto, i docenti, in seguito al dibattito improntato sull’opportunità didattica di attuare tale proposta, avevano deliberato a maggioranza la loro posizione contraria».

Ma non solo: i docenti firmatari della lettera non condividono le tempistiche affrettate, che non hanno permesso un’approfondita riflessione sia a livello didattico, sia organizzativo.

Docenti che si uniscono ai genitori che hanno già espresso varie perplessità.

Non è da escludere che la settimana corta venga invalidata, visti i disagi che rischia di creare anche sul fronte del rientro a casa nel pomeriggio e per la mancanza della mensa.

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