Cronaca / Lecco città
Domenica 18 Ottobre 2015
Lecco: la Cina ora è meno vicina
Esportazioni in picchiata
Per Lecco, come per Mantova e Brescia, in cima alle importazioni ci sono i metalli
LECCO
Quest’anno cala del 6%, e soprattutto a causa di una decisa flessione delle esportazioni, il volume dell’interscambio commerciale fra Lecco e la Cina.
Secondo i dati elaborati dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2014, ad essere un po’ cresciute sono le importazioni lecchesi dalla Cina che passano dai 61,18 milioni di euro del secondo trimestre 2014 ai 70,6 di quest’anno. Una variazione tuttavia lontanissima rispetto alla perdita subita dalle vendite lecchesi in Cina, che passano dai 45,6 milioni dell’anno scorso ai 29,8 di quest’anno.
Con Sondrio (-2,4%) e Lodi (-34,4%, percentuale tuttavia basata su numeri assoluti ridotti) Lecco è una delle uniche tre province lombarde a registrare un calo nei volumi di interscambio con la Cina, a fronte di una media regionale che segna invece un incremento nell’interscambio del 12,9% per un totale, nello stesso periodo 2015, di 5,6 miliardi in importazioni e 1,69 di export.
Per Lecco, come per Mantova e Brescia, in cima alle importazioni dalla Cina ci sono i metalli, per Varese, Como e Bergamo prevalgono i prodotti tessili, per Milano, Cremona e Lodi gli apparecchi elettronici e i computer.
In Cina invece Lecco vende soprattutto macchinari industriali, fattore comune a quasi tutte le province lombarde tranne Milano dove prevale l’export di moda e abbigliamento, e di Lodi, che in Cina vende soprattutto sostanze e prodotti chimici.
I dati relativi a tutte le province lombarde sono stati diffusi giovedì scorso in occasione dell’incontro con una delegazione cinese del Guangzhou a Milano in Camera di Commercio nell’ambito delle attività internazionali per Expo 2015 di Promos. Per l’occasione è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione.
A fronte di scambi complessivi lombardi pari a circa 7 miliardi di euro in sei mesi, a crescere di più sono Milano (+18,9%), Bergamo (8,3%), e Brescia (18,4%). A correre di più rispetto ai risultati pregressi, anche se a fronte di volumi assoluti ben lontani da quelli delle province più grandi, sono Mantova (+72,4%) e Pavia (+21,7%).
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