Lecco. Cessione della Riello
Proseguono le trattative
Il sindacato ha chiesto informazioni nell’incontro tenuto a Morbegno con la dirigenza
Riello e United Technology, «trattative ancora aperte». Dopo gli incontri tenutisi a Morbegno tra i vertici dello stabilimento valtellinese e le rappresentanze sindacali per concordare nuovi interventi di cassa integrazione ordinaria, filtrano le prime indicazioni autunnali sull’andamento delle iniziative per rafforzare l’azienda.
Ettore Riello, il “patron” del gruppo veneto del settore riscaldamento e clima, dopo il naufragio della trattativa con i tedeschi di Viessmann sta valutando ormai da mesi una cessione di una quota di maggioranza in azienda ad una grande company statunitense. Le trattative iniziate in primavera si dovevano concludere già a giugno, l’estate è trascorsa senza “fumate bianche”, ma si apprende che le parti si stanno confrontando cercando di chiudere.
«Negli incontri avuti in queste settimane con il management dell’azienda – ha precisato ieri il segretario Cgil Fiom di Sondrio, Marina Pensa – a domanda posta dalle organizzazioni sindacali, se “la trattativa con United Technology fosse in atto” ci hanno comunicato di sì. Che le trattative stanno procedendo: al momento, spiegano, non viene detto nulla di più e non si rende pubblico altro, per dare tempo, come precisano, ad entrambe le parti, “di proseguire secondo i modi e i tempi che ritengono più opportuni”». Si tratta di una indicazione ancora flebile, ma che viene accolta con moderato ottimismo all’interno della fabbrica valtellinese.
«È’ chiaro che la speranza – ha proseguito la dirigente Fiom – è che la trattativa per l’acquisizione della maggioranza societaria Riello si concluda: in caso contrario il sito produttivo di Morbegno, come tutte le realtà del gruppo Riello, si ritroverà ad avere qualche problema in più. Consideriamo – è stato chiarito – che a Morbegno si sta lavorando a rotazione. L’azienda ha già attivato la cassa ordinaria che riguarda circa quaranta persone sugli 84 dipendenti rimasti. Di lavoro per tutti, in questo momento non ce n’è».
«Quindi la conferma di un varco aperto per il consolidamento del quadro societario con l’ingresso di United Technology non può che venire salutato come evento positivo. Va anche detto che intanto la proprietà sta proseguendo il piano di investimenti secondo la linea assunta in questi anni, va bene che si sappia che si va avanti, poi saranno i fatti a dire quale evoluzione seguirà». Sempre nel polo industriale Morbegno Talamona, dovrebbe arrivare ad ore un responso relativo al concordato fallimentare della Drive Technology oggi attiva con il nome di Herte e con una nuova proprietà. Ci sono cinquanta lavoratori che attendono di sapere quale saranno gli indirizzi futuri dell’azienda per cui lavorano. La ex Drive è in concordato preventivo: «Se il concordato verrà omologato dal giudice – ha ancora spiegato la Fiom – si confermeranno automaticamente gli impegni assunti dai nuovi vertici. Se si va verso il fallimento lo scenario potrebbe mutare ancora».
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