Lecco: le celebrazioni per accogliere don Bortolo Uberti

Don Bortolo Uberti è ufficialmente il nuovo prevosto di Lecco. Oggi la cerimonia di insediamento con il corteo per la città e la Santa Messa nella Basilica di San Nicolò. La giornata nel fine settimana dedicato alla festa della Madonna del Rosario

Don Bortolo Uberti è ufficialmente il nuovo prevosto di Lecco. Oggi pomeriggio è avvenuto il suo ingresso in parrocchia e in città, reso ancora più solenne dalla contemporanea celebrazione della festa della Madonna del Rosario.

Simbolicamente l’ingresso di don Bortolo è iniziato con una preghiera al Santuario della Vittoria ed è poi proseguito, insieme ai fedeli ed alle autorità, con una processione che ha attraversato la nostra città. Si è trattato di un vero e proprio cammino dentro il centro di Lecco, che ha fatto tappa in piazza Cermenati dove il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha rivolto al nuovo prevosto il classico benvenuto ed i saluti di tutta la città. Quindi la lunghissima processione ha raggiunto la basilica di San Nicolò. Alla formula scandita dal vicario episcopale monsignor Gianni Cesena (“Ecco il vostro parroco don Bortolo”) è seguito un lungo applauso da parte della tantissima gente che ha affollato la basilica. Con loro c’erano i sacerdoti delle parrocchie lecchesi e tantissime autorità tra cui numerosi sindaci dei Comuni lecchesi. Il vicario episcopale ha poi rivolto un saluto personale al nuovo prevosto, ringraziandolo per lo spirito di fraternità con cui è giunto nella nuova comunità.

Nella sua omelia don Bortolo ha insistito molto sulla necessità di costruire dentro la città uno spirito di apertura e di accoglienza in cui nessuno si senta escluso. Don Bortolo ha preso avvio dalle parole dell’abate Stoppani, per la precisione dalla sua descrizione del monte San Martino e delle bellezze di Lecco, città benedetta da uno straordinario paesaggio e ricca di officine di ferro e di seta. «Le bellezze della natura e della gente che abita questa città ci sono ancora nelle nuove sfide che ci apprestiamo ad affrontare e nella nostra attenzione alle nuove generazioni. – ha esordito don Bortolo - Non dobbiamo mai dimenticare, però, che il padrone della vigna, per rifarci al Vangelo, è il Signore e noi non dobbiamo mai scordarci di lui. Facciamo crescere in noi il senso della parola che sa essere compresa da tutti. Solo così non perderemo il significato di quello che siamo».

Il nuovo prevosto ha poi proseguito insistendo sul valore della corresponsabilità: «Dentro la vigna del Signore, dentro la nostra città c’è tanta gente e dobbiamo essere coscienti che il terreno darà frutti solo se lavoreremo insieme. Ci daremo da fare dentro una Chiesa che sta dentro la cultura del suo tempo, dentro le sue contraddizioni, una Chiesa aperta a ogni uomo e donna della città». Per don Bortolo, dunque, è fondamentale ricordarsi che nella vigna c’è posto per tutti: «Dovremo imparare a costruire il bene di una città in cui nessuno sarà scartato. Ascolteremo tutti, chi da sempre vive a Lecco e chi ci arriva di passaggio; sentiremo le domande e insieme cercheremo le risposte, facendo rete, lavorando di comune accordo».

Infine, don Bortolo ha chiuso l’omelia con una citazione manzoniana: «Come Alessandro Manzoni fa dire a donna Prassede: “Per fare il bene bisogna conoscerlo”. Noi impareremo a “conoscere il bene” dentro le nostre passioni per metterlo poi al servizio di tutta la comunità». Un momento di festa in oratorio San Luigi ha concluso la cerimonia.

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