Cronaca / Lecco città
Martedì 28 Luglio 2020
Lecco. Cassa integrazione in deroga
Da aprile le aziende sono 2.244
Sono impietosi i numeri del Centro per l’impiego della nostra provincia
Il direttore Panzeri: «È la fotografia reale della situazione, c’è preoccupazione per settembre»
Sale a 2.244 il numero delle imprese lecchesi che dallo scorso aprile hanno avuto accesso alla cassa integrazione guadagni in deroga. A rilevarlo, analizzando i dati regionali relativi all’ammortizzatore sociale previsto dai decreti messi in campo per affrontare l’emergenza economica causata dalla pandemia, è il Centro per l’impiego della Provincia di Lecco, che ha snocciolato le cifre dando anche in questo senso la misura della crisi.
Si parla infatti, al 22 luglio (partendo dal primo decreto emanato da Regione Lombardia, lo scorso 21 aprile), di 9.046 dipendenti complessivamente interessati dalla cassa in deroga, per un totale di 2.582.047 ore di sospensione autorizzate.
«Siamo ancora in linea con la situazione del periodo: le aziende stanno esaurendo le settimane pregresse, che potevano utilizzare in base alla procedura precedente – ci ha spiegato il direttore del Centro per l’impiego, Roberto Panzeri -. Adesso il Governo ha allo studio la possibilità di prorogare ulteriormente la cassa integrazione per chi ne ha già usufruito e di prorogare quei lavoratori a tempo determinato che stanno scadendo in questo periodo. In pratica, si ragiona sul prolungamento del contratto in misura pari alle settimane di utilizzo degli ammortizzatori sociali. Sono tutti provvedimenti finalizzati a sostenere la ripresa, concentrati su una serie di elementi: vedremo come verranno messi a punto nel decreto di agosto».
Nel frattempo si vivono settimane di preoccupazione per quello che avverrà a settembre, con la ripartenza (auspicata) delle attività al rientro dalle ferie. «Siamo molto preoccupati per quello che ci attende a settembre. Lo dico anche dal punto di vista dei Centri per l’impiego, perché non abbiamo ancora avuto la possibilità di realizzare il necessario potenziamento dell’organico: stiamo ancora aspettando che la Regione provveda a indire i concorsi».
Per sopperire alle lacune d’organico, in realtà, una strada ci sarebbe anche e Panzeri vorrebbe poterla percorrere. «Ho chiesto, in questo senso, di dare disponibilità a rivedere la convenzione tra Regione e Anpal servizi per utilizzare al meglio i navigator che abbiamo. In pratica, anziché averli come assistenti sarebbe necessario poterli impiegare come personale effettivo, perché per avere l’ingresso dei futuri assunti dovremo attendere almeno 8/10 mesi, visto che il concorso non è ancora stato nemmeno bandito. Io invece ho già qui 12 persone volenterose che potrebbero aiutarci subito e, a maggior ragione, quando a settembre avremo un afflusso probabilmente molto intenso. L’ho fatto presente anche al Ministero, ma resta comunque sempre la segnalazione proveniente da una piccola realtà».
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