Cronaca / Lecco città
Lunedì 07 Marzo 2016
Lecco. Casa in leasing
«Uno strumento in più»
La norma è al vaglio del Parlamento, Sergio Piazza (Ance): «Per chi vende cambia poco. Ora un po’ di attenzione anche ai nostri problemi»
Arriva il leasing immobiliare per i privati ma Ance Lecco è scettica sul successo che avrà nello smuovere lo stagnante mercato delle case.
Con la nuova legge di stabilità è in arrivo la possibilità per i privati di comprare la prima casa in leasing, con agevolazioni per i giovani sotto i 35 anni.
La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla legge di stabilità per fissare le regole del leasing immobiliare, strumento fino ad oggi in vigore ma riservato alle aziende, grazie al quale una banca o una società di leasing acquista l’immobile per il quale l’utilizzatore pagherà un “affitto” per un periodo al termine del quale riscatterà la casa, che potrà essere già esistente o anche da costruire ma a fronte dei relativi permessi.
Banca e utilizzatore firmano dunque l’obbligazione ad acquistare l’immobile a fronte di un canone che tenga conto del prezzo d’acquisto o di costruzione e della durata del contratto.
Non essendo un vero e proprio finanziamento non ci sono iscrizioni d’ipoteca né notaio per il futuro acquirente. Altro vantaggio è la deducibilità fiscale del leasing, soprattutto per gli under 35 con reddito inferiore ai 55mila euro, che avranno maggiori deduzioni Irpef.
Fra i punti a sfavore ci sono la durata, che a differenza dei mutui non può superare i 20 anni e che perciò renderà più pesanti le rate mensili o bimestrali. Ma a fare la differenza su tutto saranno gli interessi, in periodi in cui quelli sui mutui sono ai minimi di sempre.
«Per chi vende – afferma il presidente di Ance Lecco Sergio Piazza – cambia poco, visto che comunque c’è un intermediario finanziario che salda in partenza il dovuto. Per chi compra, molto dipenderà dalle condizioni. Tuttavia – aggiunge Piazza – è uno strumento in più, utile, ad esempio, a chi non ha i requisiti per il mutuo ma comunque può pagare il leasing». Uno strumento che si aggiunge sia al vecchio affitto con riscatto con cui in pratica il venditore finanzia l’acquirente concedendogli di pagare a rate l’immobile, sia al “rent-to-buy”, con cui il venditore affitta l’immobile all’acquirente e congela il prezzo fino a quando l’acquirente riesce ad ottenere un mutuo (o comunque ad avere risorse) per comprare l’immobile.
«Comunque – conclude Piazza – in questo periodo di tassi sui mutui molto bassi dubito che il leasing immobiliare vedrà un utilizzo intenso da parte dei privati. Certo che con questo strumento le banche diventano subito proprietarie dell’immobile così, in caso di insolvenza, evitano tutta la trafila delle vendite all’asta. E davvero – aggiunge Piazza – le imprese diverse da quelle bancarie faticano ad accettare che a loro non sia dedicata dalla politica la stessa attenzione sui tanti insoluti che bloccano le loro attività».
© RIPRODUZIONE RISERVATA