Cronaca / Lecco città
Giovedì 18 Aprile 2019
Lecco. Camera di commercio
All’ultimo è scoppiata la pace
Intesa tra maggioranza e minoranza dopo una riunione-fiume ieri mattina nella sede Api - C’è la giunta, Lorenzo Riva verso la vicepresidenza
Pace fatta e messa nero su bianco fra i due blocchi “politici” del nuovo consiglio camerale, che fino ad oggi avevano dato luogo a una situazione di “maggioranza” e “opposizione” nella nuova Camera di Commercio di Como-Lecco.
L’accordo è stato definito e siglato ieri in un incontro che si è svolto in Api nel giro di un’ora (il retroscena nell’articolo in pagina), per terminare pochi minuti prima che, alle 14,30 nella sede della Casa dell’economia a Lecco, si riunisse il nuovo Consiglio per votare i due punti all’ordine del giorno, cioè l’insediamento dei revisori dei conti e la nomina della giunta. Quest’ultima a sua volta eleggerà, il 6 maggio, il nuovo vicepresidente, da più parti indicato in Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio.
Ora ciò sembra dare un colpo di spugna a una situazione che fino a ieri mattina vedeva l’esistenza di due fronti: l’apparentamento maggioritario, visto che ad assicurarsi 22 seggi su 33 in Consiglio erano state Confindustria Como e Lecco, Confartigianato Como e Lecco, Confcommercio Como e Lecco e Ance Como e Lecco che hanno espresso la presidenza di Marco Galimberti, provocando però l’astensione del gruppo composto da Api, Confesercenti Como e Confesercenti Lecco, Cdo Como e Cdo Lecco, Cna del Lario e della Brianza, firmatario di un proprio documento programmatico che ha poi visto anche l’adesione delle banche (Abi), di Confcooperative e dei professionisti. Ora con la caduta del muro degli schieramenti si è trovato l’accordo sulla giunta e sui criteri (non ancora sui nomi) delle altre nomine, incluse quelle di 14 società partecipate che fino a ieri hanno fatto parte dei due enti separati di Como e di Lecco. Fra queste ci sono ad esempio ComoNext, Sviluppo Como, Lariofiere, Fondazione Volta, Univerlecco, il Tavolo per la competitività di Como e la rappresentanza lecchese sul tavolo di sviluppo territoriale.
Un incontro necessario a far sì che l’imminente seduta consigliare si svolgesse con un Consiglio camerale ricompattato e senza astensioni nei voti. L’ente ha dunque il suo primo esecutivo della riforma camerale, con una giunta composta da Daniele Riva (artigianato), Lorenzo Riva (industria), Antonio Peccati (commercio), Giuseppe Rasella (Turismo), Enrico Benati (presente come espressione del gruppo che ha firmato il documento programmatico), Gaetana Mariani (servizi alle imprese) e Roberto Magni (agricoltura). Daniele Riva, Lorenzo Riva ed Enrico Benati sono stati i più votati. Per i revisori i nomi sono quelli di Fabio Secchi (per Regione Lombardia), Tommaso Lucia (presidente) e Giuseppina Pasciuto.
Chiara la soddisfazione di Galimberti, che dopo la ritrovata unità del Consiglio dice di sentirsi «a pieno titolo presidente di tutti. Il lavoro – aggiunge – di queste settimane è stato quello di costruire una forte condivisione sulle azioni da compiere per il nuovo ente, un lavoro fatto con un dialogo aperto con entrambi gli schieramenti che alla fine ha portato a un’unità di intenti di cui abbiamo visto un primo risultato sul voto per la giunta».
Galimberti conferma che «prima del Consiglio abbiamo formalizzato le indicazioni emerse dalle due parti, con un impegno assunto da tutti». Il clima del Consiglio? «Cordiale mi ha fatto decidere di tirar fuori i biscotti che avevo portato per allietare l’atmosfera»
«Ripartiamo senza divisioni – commenta Lorenzo Riva -, cade la logica degli schieramenti e ci mettiamo a lavorare con un’intesa globale, affinché la nuova Camera sia punto di riferimento vero per i nostri territori».
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