Cronaca / Lecco città
Sabato 31 Ottobre 2020
Lecco. Caf Cgil sempre in prima linea
Assistite 400 persone al giorno
Anche in piena pandemia tanti gli incontri in presenza per non lasciare solii cittadini lecchesi
Quarantaduemila appuntamenti in presenza, dal 27 aprile alla fine di settembre, per aiutare i cittadini lecchesi a espletare le pratiche del caso, tra dichiarazioni dei redditi, calcolo dell’Isee e via dicendo.
Gli sportelli del Caf Cgil disseminati sull’intero territorio lecchese hanno lavorato duramente, nei mesi scorsi, per restare al fianco degli utenti alle prese con le varie incombenze fiscali, tanto più importanti in relazione alle difficoltà del periodo.
Il carico principale del lavoro svolto è stato relativo alle dichiarazioni dei redditi: ne sono state compilate e spedite 26.882, 24mila delle quali sono risultate a credito per il contribuente. Ciò significa che in questa delicata congiuntura, migliaia di persone della provincia di Lecco (ma alle 17 sedi Caf del territorio sono giunti anche cittadini residenti in province limitrofe) hanno potuto contare su un più o meno piccolo ristoro, tanto per usare un termine d’attualità.
La media dell’afflusso ai Centri di assistenza fiscale della Cgil è stata dunque di circa 400 persone al giorno: un dato importante, che ovviamente al sindacato non è stato preso sottogamba. «Quando è scoppiata la pandemia abbiamo riorganizzato tutta la struttura, continuando a lavorare anche se a porte chiuse e avvalendoci anche della collaborazione dei volontari dello Spi, sui cui telefoni smistavamo le telefonate – spiega il direttore del Caf Cgil, Massimo Cannella - Tutto quello che è stato possibile l’abbiamo fatto e continuiamo a farlo a distanza, ma tante pratiche abbiamo dovuto farle con incontri in presenza. Il tutto è stato fatto prendendo tutti gli accorgimenti del caso e garantendo la massima sicurezza, tanto è vero che non abbiamo registrato alcun caso di positività tra gli operatori».
Restare a disposizione della popolazione, dunque, è stato ritenuto prioritario. «Recuperare qualche euro attraverso il 730 è una valvola di sfogo che quest’anno, a maggior ragione, ha rivestito un’importanza particolare. Non potevamo sottrarci nel supportare i cittadini in questo senso. Siamo riusciti ad evitare che tanta gente restasse da sola».
Il periodo di lavoro, procedendo in questo modo, è stato inevitabilmente allungato. La campagna fiscale che di solito si conclude a metà giugno è proseguita fino a fine settembre. Il lavoro svolto è stato parecchio: oltre alle 27mila dichiarazioni dei redditi, infatti, sono stati calcolati gli Isee di settemila persone che ne avevano bisogno per accedere ai bonus Covid. E al momento ci si sta occupando di settemila pratiche Imu, in vista del saldo fissato per il 15 dicembre.
Da notare comunque, sulla base dei 730 compilati dai Caf Cgil, che per raggiungere un reddito attorno ai 25mila euro si ha in media un’età superiore ai 50 anni. «Il reddito medio è molto basso – aggiunge Cannella - fino ai 20 anni si arriva a 10mila, mentre tra i 21 e i 30 anni ci si attesta poco sopra i 15mila e nella fascia successiva, fino ai 40 anni, si raggiungono i 20mila».
Il 5 per mille premia il volontariato sociale (8.000 scelte), mentre la casella relativa all’8 per mille è stata lasciata bianca da 12mila persone.
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