Cronaca / Lecco città
Domenica 03 Settembre 2017
Lecco: basta illusioni
Niente più cinema in centro città
Il caso: anche i proprietari del Marconi gettano la spugna
Non c’è accordo tra i soci sulla ristrutturazione della sala
Niente cinema a Lecco. Marconi, Mignon e Nuovo non riapriranno. Probabilmente mai più. Sono destinati a diventare “altro”. Cosa, non è dato sapere. Ma nei loro spazi non si sentiranno più voci e suoni, non saranno proiettate immagini.
Il “de profundis” è stato reso noto, su nostra insistenza, dall’assessore ai Lavori Pubblici Corrado Valsecchi, che sull’argomento cinema a Lecco si sta spendendo senza sosta da anni. Senza, però, riuscire, per ora, a trovare un imprenditore che possa assecondare la voglia di film dei lecchesi.
Colpo di scena
«Siamo a un punto diciamo così non di stallo, ma di attesa. Uno dei soci della proprietà Marconi, Luigi De Pedys, ci ha mandato una lettera a inizio estate nella quale, suo malgrado, ci avvisa che rinuncerà al progetto del cinema Marconi perché sostiene non esserci unità d’intenti con il resto della proprietà. Ovvero gli altri soci non sono convinti del progetto cinema. Naturalmente De Pedys ha ringraziato l’amministrazione per il sostegno che gli è stato dato».
Cosa sia veramente successo, però, all’interno della proprietà del cinema Marconi, è difficile da spiegare. Com’è difficile pensare che un semplice dissidio abbia portato alla conclusione di un percorso iniziato addirittura a novembre del 2016.
Il progetto
La proposta avanzata dalla proprietà rappresentata da Luigi De Pedys prevedeva la trasformazione della grande sala di oltre mille posti in quattro sale più piccole, per circa 800 posti, una più grande e le altre tre più piccole. Confermato anche il bar che era già esistente. Per questo non trattandosi di modifiche esterne ma solo di un cambio di volumi interni, si era affacciata la possibilità di non dover reperire nuovi parcheggi, ma di mantenere lo status quo e rinnovare semplicemente l’interno. Eppure neanche questo è bastato per far sì che De Pedys e i suoi soci cambiassero idea.
Game over
La lettera è arrivata a giugno, ma nulla, finora, era trapelato. Difficile, in effetti, accettare l’idea che Lecco rimarrà ancora per anni senza uno straccio di cinema, se non quelli parrocchiali che “tengono duro”. Tramonta così la più concreta e seria, possibilità di vedere, in tempi medi, una nuova sala cinematografica a Lecco.
Addio Nuovo e Mignon
Ma le brutte notizie non arrivano mai da sole e l’assessore Valsecchi è costretto ad ammettere che anche un altro progetto, non vedrà la luce: è quello della possibile riapertura delle sale Mignon e Nuovo, dei fratelli Di Sarro: «Se nascerà qualcosa a Lecco, sarà un qualcosa di nuovo – ammette Valsecchi - anche perché trovare qualcosa di già presente è diventato pressoché impossibile, almeno a tutt’oggi: o si riapriva il Marconi o si pensava al Mignon e al Nuovo della proprietà Di Sarro. I fratelli Di Sarro ovviamente anche loro hanno rinunciato a riconsiderare l’apertura come cinema dei loro locali. Perché? Semplice. C’è la nuova legge che prevede i parcheggi obbligatori per queste sale. Una legge che, in centro Lecco, non consentirebbe loro di riaprire. Di parcheggi per sale da mille posti non ce ne sono in quella zona».
Pietra tombale
Non ci sono parcheggi e i cinema in centro non possono riaprire. Quasi un contrappasso che si stenta ad accettare ma che sta diventando la pietra tombale delle speranze di vedersi un film a Lecco. A meno di non noleggiare un Dvd e rassegnarsi al divano di casa.
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