Cronaca / Lecco città
Martedì 25 Agosto 2015
Lecco. Aziende meccaniche
insieme sui mercati esteri
Un gruppo di ditte ha preparato un catalogo con il quale entrare nei mercati esteri
L’ufficio estero di Api e Confartigianato sta per dare il via a un nuovo progetto di sostegno alle imprese sull’estero.
L’input è arrivato da problemi segnalati da alcune imprese industriali e artigiane consapevoli, ci spiega il vicedirettore e responsabile per l’ufficio estero di Api Marco Piazza, «di essere in senso commerciale un po’ deboli in quanto si sono rese conto di poter soddisfare solo un certo tipo di target di clienti all’estero. Abbiamo dunque proposto – aggiunge Piazza - di coordinare un tavolo di confronto con le imprese per individuare le diverse esigenze di vendita da inserire in un nuovo e unico catalogo di prodotti da presentare su mercati che decideremo insieme in autunno, in modo da soddisfare diversi tipi di clienti esteri».
È il concetto delle reti ma, spiega Piazza, «non è attuato nella logica di creare una struttura prima di generare efficienza. Al contrario, abbiamo prima guardato all’efficienza, alla commerciabilità e alla produttività unendole attraverso un’unione di prodotti prima che di imprese. A nostro avviso – aggiunge – il modello su cui si basa questa operazione guarda a una grande cultura d’impresa, con le due associazioni Api e Confartigianato pronte a dare alle aziende contenuti e offerte sartoriali».
Un primo gruppo d’imprese della meccanica e delle ferramenta è pronto per un catalogo del settore tradizionale lecchese ma, spiega Piazza, «mi auguro che presto si possa costituire un gruppo di aziende dell’alimentare con cui poter andare in fiera a Dubai con prodotti alimentari italiani. È un aspetto su cui conto di poter trovare un terreno particolarmente favorevole fra i tanti prodotti della Valtellina».
Piazza spiega che l’ufficio estero ha anche chiesto l’accreditamento per i vaucher ministeriali utili a dare supporto alle aziende sull’export: «Il vaucher – spiega Piazza – prevede che vengano dati contributi di 10mila euro a fronte di una spesa di 13mila. Anche i tremila euro restanti vengono ulteriormente abbattuti – spiega Piazza – per le imprese Api dal contributo diretto di altri mille euro messi dalla nostra associazione. Ciò significa – aggiunge – che con duemila euro un’azienda può affacciarsi pesantemente all’estero».
Il vaucher, per il quale le domande vanno presentate entro il 28 settembre, va a coprire i costi di supporto e assistenza sull’estero, come il servizio offerto dal nostro ufficio ma con un accompagnamento più intensivo di un export manager, destinato ad aziende solitamente a digiuno di estero. Quelle che hanno più bisogno di strutturarsi e di allestire contatti e ricerca di clienti.
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