Lecco: auto e furgoni in divieto di sosta, la protesta dei residenti

Si moltiplicano le segnalazioni da parte degli abitanti dei vari rioni lecchesi. «Trovare parcheggio è impossibile. Troppi gli attraversamenti pericolosi»

Auto e furgoni in divieto di sosta: da Acquate a Germanedo passando per il lungolago, e risalendo verso San Giovanni è un fiorire di proteste. Proteste da parte di chi vive nei rioni e non riesce a trovare un parcheggio a causa della maleducazione di chi arriva, lascia l’auto e se ne va, con la solita scusa dello stare via pochi minuti, o magari convinto che il mezzo lasciato in divieto non dia fastidio.

Auto ma anche furgoni come successo, più di una volta, ad Acquate nella zona di via Montessori verso l’incrocio con via ai Poggi. Mezzi che ostruiscono la visibilità e che potrebbero essere causa di incidenti. A Laorca invece c’è una segnalazione legata agli attraversamenti pedonali davanti alla scuola dell’infanzia, alla sede del medico, alla casa di quartiere LaorcaLab, e alla fermata degli autobus di linea “Barona” sarebbero pericolosi perché le auto vanno troppo veloci. La richiesta è quella di posizionare le strisce rosse di avvistamento come fatto in altre zone di attraversamento vicino alle scuole elementari. Scuole come quelle di Santo Stefano e di Acquate. A San Giovanni chi vive lungo viale Adamello o nelle strade attorno, e oltre a trovare ogni mezzo sul marciapiede o sul tratto di ciclabile, si è visto bloccare l’auto regolarmente parcheggiata da un altro mezzo posteggiato in doppia fila, come se nulla fosse. In via Nava, a due passi dal centro, alcuni residenti si sono rivolti al Comune chiedendo maggiori controlli da parte della polizia locale, in quanto spesso si trovano i posti dei residenti occupati da macchine senza contrassegno o tagliandino disabili.

«Trovare parcheggio per chi è residente è un’impresa, specie nel fine settimana - si legge nella segnalazione inviata -. Come se non bastasse, il sabato sera è frequente trovare macchine parcheggiate addirittura in doppia fila, tanto che poi uscire dal posteggio diventa difficile se non addirittura impossibile». In via lungolago Cadorna, invece ci sono auto parcheggiate negli spazi delle moto. In via Ghislanzoni lo spazio per disabili è ormai sbiadito, e di conseguenza il posto auto è spesso utilizzato da chi non ne ha diritto. Ma non finisce qui: a Santo Stefano, oltre alle auto in divieto si sta facendo largo la problematica relativa al semaforo all’incrocio tra via Pasubio e Petrarca. Incrocio dove c’è poca visibilità, che è quasi un controsenso considerato che potrebbe essere utilizzato dai bambini per attraversare la strada e recarsi alla scuola elementare di Santo Stefano. A Pescarenico sarebbe invece poco sicuro l’attraversamento pedonale in prossimità della rotatoria all’incrocio tra via Maçon e corso Carlo Alberto. Tra Acquate e Germanedo su viale Montegrappa, all’altezza del civico 11, i veicoli che provengono da via Adamello arrivano ad una velocità molto sostenuta, per poi rallentare all’avvicinarsi della rotonda che conduce all’Iperal. La richiesta è quella di posizionare dei dossi o di creare un attraversamento pedonale rialzato in modo da creare un rallentamento.

Ciascun rione ha le sue criticità e i problemi maggiori sono legati alla carenza di parcheggi e alle soste in divieto, anche quelle più “creative” sulle strisce pedonali, e alla velocità delle auto che spesso è sopra i limiti. Limite che in alcune zone sarebbe di trenta chilometri all’ora ma che non sempre viene rispettato, soprattutto nelle vicinanze delle scuole

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