Lecco: assise dei Giovani industriali
«Serve una scuola moderna»
Confindustria. A Villa Monastero l’assemblea del gruppo:«Le imprese fondamentali per il territorio»
È andata in scena a Villa Monastero l’assemblea annuale del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Lecco e Sondrio, che ha proposto un evento in grado di fornire molti spunti anche grazie alla partecipazione di ospiti di rilievo come il filosofo Fabio Gabrielli e il giornalista Simone Spetia.
Ad aprire i lavori è stato il presidente del Ggi, Stefano Fumagalli, il quale ha spiegato che «abbiamo voluto dedicare la nostra assemblea al tema delle riconquiste per mettere al centro del dibattito la nostra aspirazione ad arrivare sempre più in alto e a porci obiettivi sempre più ambiziosi, pur sapendo quanto ciò potrà essere difficile e faticoso. E far ciò non solo per la nostra soddisfazione, ma anche nella consapevolezza che il nostro lavoro è fondamentale per la comunità in cui viviamo, per i nostri collaboratori, per i nostri affetti più cari. Le nostre imprese sono tutte fondamentali affinché l’intero territorio possa riconquistare le posizioni di benessere, prosperità e solidarietà che gli ultimi due anni hanno messo a dura prova».
Il microfono è passato quindi a Spetia, il quale ha evidenziato che «abbiamo parlato spesso della pandemia come acceleratore di tendenze in atto. Tra queste c’è sicuramente il ritorno dello Stato in economia. Penso che dobbiamo guardarci dal rischio che le necessità di sostegno nate con il Covid diventino sussidi a tempo indeterminato».
Secondo Gabrielli,«l’uomo non è solo fragile ma anche vulnerabile; questo comporta un’economia che sappia prendersi cura dell’altro. Tuttavia, curare non significa assistere ma far sì che l’altro sia messo nelle condizioni migliori per esprimere la propria vocazione».
Spazio alla tavola rotonda cui hanno preso parte anche Marta Rota, vicepresidente del Ggi, e la consigliera Maddalena Missaglia. «Il nostro è un Paese poco formato e la carenza di competenze crea difficoltà Questo è un punto fondamentale, sul quale Confindustria e noi stessi come azienda (Varo, ndr.) stiamo lavorando molto», ha chiarito Rota.
«Quello che manca è una formazione in linea con il 2021 – ha aggiunto Missaglia -. Le scuole, la loro impostazione e a volte anche i docenti, sono gli stessi di quando ci andavano i miei genitori. Bisogna fare un passo in avanti, anche stimolando le ragazze rispetto le materie Stem».
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