Cronaca / Lecco città
Lunedì 05 Ottobre 2020
Lecco. Asili ancora a metà
non ci sono maestre
Le scuole materne statali continuano a orario ridotto: non si trovano gli “insegnanti anti Covid”
Scuole elementari chiuse per il ballottaggio, si tornerà in classe solo mercoledì mattina, ed asili statali ancora senza personale.
Che la scuola sia partita nel caos è ormai evidente a tutti.
Le nomine previste nei giorni scorsi degli insegnanti aggiuntivi per l’emergenza sanitaria hanno dato risultati negativi, e quei pochi insegnanti che avevano ottenuto l’incarico hanno rifiutato in quanto già impegnati in supplenze per l’intero anno scolastico.
Il problema è che i supplenti avranno un contratto temporaneo e in caso di sospensione della didattica in presenza, i loro contratti verranno interrotti. Il loro contratto sarà solo per il periodo di emergenza sanitaria e solo con lezioni in presenza.
Una situazione che sta avendo dei contorni surreali, tanto che i dirigenti scolastici nei prossimi giorni dovranno cercare docenti nelle graduatorie di altre regioni, in particolare in quelle del sud, con la consapevolezza che comunque riceveranno risposta negativa.
«Le otto insegnanti che dovevano arrivare nelle nostre materne per assicurare il tempo completo non sono state nominate. Le graduatorie sono esaurite, abbiamo iniziato a fare delle telefonate direttamente dalla segreteria del nostro istituto usando le Mad, gli elenchi di chi si è messo a disposizione, ma sarà molto difficile riuscire - dice Massimiliano Craia, dirigente dell’istituto comprensivo “Lecco 3” -. Avevamo trovato un’insegnante delle otto che dovrebbero arrivare da noi, e altrettante ne sono previste al comprensivo “Lecco 1”, ma ha rifiutato in quanto già impegnata».
Nei tre comprensivi dovrebbero arrivare complessivamente una ventina di insegnanti per le materne, ma ad oggi non ne è stata nominata neppure una.
«Guarderemo nelle graduatorie fuori regione ma è impensabile che un’insegnate dal sud decida di trasferirsi fino a Lecco per un posto da supplente alla materna, per di più con il rischio di restare senza lavoro e veder finire la sua supplenza in caso di una nuova emergenza con chiusura delle scuole», prosegue Craia.
Dovrebbero arrivare 126 docenti, di questi 105 per la scuola materna che verranno distribuiti tra tutti gli asili statali della provincia, 11 docenti alle elementari e 10 alle medie. Docenti che però non si trovano, ed anche il 30% degli operatori scolastici nominati nei giorni scorsi non ha accettato la nomina.
Tante difficoltà che poi si riflettono sulle famiglie che necessitano di avere un servizio a tempo pieno, come già avviene alla materna paritaria.
In tutto questo caos gli alunni delle elementari, dopo la pausa dei giorni scorsi per le elezioni, sono di nuovo a casa per il ballottaggio fino a martedì compreso.
Ieri, sabato, i più sarebbero già stati a casa in quanto hanno l’orario su cinque giorni, lunedì si vota ancora, e nel pomeriggio inizierà lo spoglio delle schede, mentre martedì le scuole andranno ripulite e sanificate per permettere il rientro in classe mercoledì mattina.
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