Cronaca / Lecco città
Venerdì 26 Febbraio 2016
Lecco, arriva Roberto Fiore
Sindacati e Anpi in piazza
Presidio antifascista domani alle 11 al parco “7 marzo” di corso Matteotti contro il segretario nazionale di Forza Nuova
Domattina alle 12.30 in corso Matteotti a Lecco Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, arriva a Lecco per inaugurare la sede del movimento. Una presenza che scatena le reazioni di Cgil, Cisl e Uil e dell’Anpi, che annunciano per le 11 un presidio nel vicino parco “7 marzo”, parco dedicato agli scioperi del 1944 contro nazisti e fascisti, che costarono a tanti operai lecchesi la deportazione. Insomma, a Lecco si annuncia un sabato mattina animato.
Questo il testo della lettera aperta inviata a sindaco, prefetto e questore di Lecco dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Lecco
“Il fascismo, nonostante siano trascorsi 70 anni dalla sua sconfitta storica, non è ancora alle nostre spalle, ma di fronte a noi. Dopo la Liberazione noi italiani invece di fare seriamente i conti con quel “crimine collettivo” (non di tutti ma di tanti), a differenza degli altri Paesi europei, ci siamo prontamente autoassolti.
Oggi di fronte al “tradimento” del Manifesto di Ventotene che già agli inizi degli anni ’40 evocava la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, alla devastazione prodotta dalla crisi economico-sociale iniziata nel 2008 e da cui non siamo ancora usciti, alla globalizzazione non governata dalla politica che è in crisi, alla finanza che ha preso il posto della produzione, al fenomeno dell’immigrazione di massa che sta sconvolgendo il vecchio continente: i popoli dell’Europa, compreso il nostro, sono disorientati e sfiduciati. Questa situazione costituisce un terreno fertile per gli spacciatori di odio razziale, di xenofobia e di paura che richiamandosi ai totalitarismi del secolo scorso, vogliono riportare indietro l’orologio della storia.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n.11/2010-Sez. V Penale, ha affermato, tra l’altro che il Segretario di Forza Nuova non nega l’adesione della sua Associazione e dei suoi aderenti all’ideologia fascista e si richiama alla cultura e alla politica del regime che governato l’Italia per circa un ventennio…
Nel comunicato n°16 del 17/4/2002 (pubblicato sul sito ufficiale di Forza Nuova) si legge che Forza Nuova crede che per una vera ricostruzione nazionale e per una vera ricostruzione della coscienza del popolo, la Repubblica nata e basata sull’antifascismo militante debba finire ed il fascismo con le sue teorie e la sua dottrina debba ritrovare il giusto spazio nella storia e nella cultura del nostro Paese”.
Questa non è “libertà di espressione”. Come ha ribadito ancora la Cassazione con la Sentenza n. 25 del 17/06/2009: “La libertà di manifestazione del pensiero e quella della ricerca storica cessano quando travalichino in istigazione alla discriminazione e alla violenza di tipo razzista”. E sempre la Cassazione con la sua Sentenza n.415 del 23/03/2014, afferma che: “…va escluso che la libertà di manifestazione del pensiero possa andare esente da limitazioni lì dove la condotta tenuta risulti violatrice di interessi costituzionalmente protetti…”.
Queste Sentenze si richiamano, come dovrebbe esserVi noto, alla Legge Scelba che proibisce la ricostituzione del disciolto Partito Fascista ed alla Legge Mancino che vieta le manifestazioni che si richiamano al Fascismo.
Forza Nuova e Casa Pound, al di la dei loro camuffamenti come “attivisti sociali”, si definiscono “i fascisti del terzo millennio” ed hanno come riferimento la Carta di Verona, cioè il manifesto ideologico della Repubblica di Salò. Il fascismo a cui si ispirano queste associazioni, a chi nel ventennio della Dittatura, voleva libertà di espressione venivano date manganellate, olio di ricino, carcere, confino, morte. L’OVRA si preoccupava di spiare e punire anche solo l’intenzione della libertà di espressione.
Quest’anno, tra l’altro, ricorre il 40° del riconoscimento ricevuto il 14 marzo 1976 con la “Medaglia d’Argento al Valor Militare” che il Presidente della camera Pertini appuntò sul gonfalone della Città nella Cerimonia pubblica che si svolse allo Stadio di Lecco.
Come ANPI continuiamo a pensare che le Istituzioni Pubbliche sono tenute a far rispettare le Leggi vigenti in materia di contrasto al Fascismo. Non abbiamo compreso perché l’ultimo sabato dello scorso gennaio sia stato concesso l’uso della Piazza, ai neofascisti per propagandare le loro idee e non smetteremo di denunciare il venir meno delle Istituzioni preposte al dovere e all’obbligo di far rispettare le Leggi della Repubblica, nata dalla lotta di Liberazione. Tanti cittadini Lecchesi e del territorio, hanno combattuto e sono morti per ridare a questo Paese la libertà, la democrazia e la dignità perduta! Ci siamo dimenticati della Resistenza? Ci siamo dimenticati che la nostra Costituzione affonda le sue radici nel sangue delle vittime del nazi-fascismo?
Domani sabato 27 febbraio il Presidente di Forza Nuova sarà nuovamente a Lecco per inaugurare la sede del “Fascio del terzo Millennio”. E noi saremo presenti, come associazione e con altre rappresentanze, in presidio nel parco 7 marzo 1944 alle ore 11 in corso Matteotti.
Per cortesia, risparmiateci risposte “burocratiche”. Siamo invece interessati, se lo riterrete opportuno, ad incontrarVi per ribadire “de visu” il nostro punto di vista, perché siamo molto preoccupati che, andando avanti di questo passo, quello che è successo negli anni ’20 possa ripetersi. Cui prodest?
Certi che la Legge Scelba e la Legge Mancino siano a Vostra conoscenza, ci permettiamo allegare alla presente i testi delle Sentenze della Cassazione sopra richiamati”.
Il Vice Presidente dell’ANPI Provinciale
Gennaro Pannozzo
Il Presidente dell’ANPI Provinciale
Enrico Avagnina
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