
Cronaca / Lecco città
Venerdì 14 Marzo 2025
Lecco, area ex Leuci: il Comune chiede modifiche al progetto
Il dirigente comunale Crippa: «Abbiamo richiesto al privato di integrare la proposta affinché i numerosi aspetti ancora non definiti o non conformi agli indirizzi dati dalla giunta nel giugno scorso siano recepiti»
Lecco
«Abbiamo richiesto al privato di integrare la proposta affinché i numerosi aspetti ancora non definiti o non conformi agli indirizzi dati dalla giunta nel giugno scorso siano recepiti». Stando alle parole pronunciate in commissione urbanistica dall’ingegnere Alessandro Crippa, dirigente dell’area sviluppo e territorio del Comune di Lecco, non sembrerebbe essere così vicino la rinascita dell’ex area Leuci. Lo scorso 4 febbraio Lario Real Estate, proprietaria del sito industriale posto tra via Tubi e via Xi Febbraio, ha depositato a palazzo Bovara una nuova proposta progettuale in variante al Pgt.
Ora i tecnici del Comune stanno valutando se quella proposta corrisponde agli indirizzi contenuti nella delibera di giunta del giugno scorso. I punti da chiarire, secondo la ricostruzione di Crippa, sono ancora molti. «Nella delibera del giugno scorso – ha ricordato l’ingegnere – la giunta aveva recepito positivamente la natura polifunzionale dell’intervento ma aveva espresso una forte perplessità rispetto all’insediamento di una nuova media struttura di vendita. Stiamo verificando se questa perplessità sia stata recepita da parte del privato in modo soddisfacente».
Una precisazione, quest’ultima, giunta in risposta alle sollecitazioni del consigliere Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco, il quale si chiedeva se fosse opportuno inserire un nuovo supermercato in una zona della città già congestionata. Accanto alla media struttura di vendita, l’ipotesi progettuale per la riqualificazione dell’area ex Leuci prevede un edificio residenziale che, nelle intenzioni iniziali del privato, dovrebbe essere alto 35 metri. Secondo la giunta, invece, non solo le dimensioni di questa costruzione vanno ridotte ma la palazzina dovrà essere armonizzata sul piano architettonico con le strutture sottoposte al vincolo della Soprintendenza, ovvero l’edificio rosso e la vecchia fabbrica. In aggiunta, si richiede al privato di posizionare almeno parte dei parcheggi privati non all’aperto ma in struttura al fine di aumentare la superfice drenante, cioè libera da cemento, e l’area a verde. Verde pubblico che, secondo il progetto dei privati, sarà attraversato da diversi percorsi ciclopedonali.
Parte di questo percorso all’aperto, inoltre, dovrebbe essere dotato di installazioni che ricordino la tradizione produttiva dell’ex Leuci. Una funzione, quella espositiva, completata dal museo che, secondo il progetto dei privati, dovrebbe essere allestito in una parte degli edifici sottoposti al vincolo. Nel resto di quegli spazi, invece, troverà posto una struttura sanitaria, privata o convenzionata con il pubblico. In aggiunta, Palazzo Bovara ha chiesto ai privati di cedere 150 metri quadri da destinare ai medici di medicina generale, di sviluppare un progetto per il recupero conservativo dell’ex lavatoio di via Tubi e di inserire ulteriori posti auto ad uso pubblico con accesso da via Tubi. Per quanto riguarda la viabilità, la proposta dei privati si “limita” alla sistemazione di via Tubi e di via XI Febbraio, dove sarà realizzata una nuova rotatoria. La giunta, invece, chiede in più la riqualificazione delle due rotonde lungo via XI Febbraio, quella all’incrocio con via Balicco e la Ss36 e il “fagiolo” della Meridiana, come previsto nel Piano generale del traffico urbano.
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