Lecco, il 21 luglio inizia il cantiere di Villa Manzoni

Presentato il progetto esecutivo. L’investimento complessivo ammonta a 4 milioni 350mila euro

Villa Manzoni sta per chiudere. In commissione a Palazzo Bovara è stato presentato il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione della storica dimora di Alessandro Manzoni.

Le operazioni di allestimento del cantiere, salvo imprevisti, inizieranno il prossimo 21 luglio, pertanto la chiusura della villa, fondamentale per permettere lo svolgimento dei lavori, partirà 1 – 2 settimane prima di quella data. L’investimento complessivo ammonta a 4 milioni 350mila euro ed è coperto in parte con risorse del Comune di Lecco e in parte con un contributo Pnrr da circa 2milioni 670mila euro. Le scadenze sono le stesse previste per la Piccola e il waterfront: 30% dei lavori entro settembre 2024; completamento di lavori, collaudi e rendicontazione entro marzo 2026. Per circa due anni, pertanto, lecchesi e turisti potranno osservare solo dall’esterno uno dei monumenti più importanti della città di Lecco, in procinto di cambiare anche fisicamente volto.

Come spiegato dalla restauratrice Federica Battaglia, infatti, si prevede di riportare alla luce il colore rosato, quello originale, sia sulla facciata principale della villa, quella rivolta a nord, sia sulle facciate del cortile interno del piano nobile, di modo da uniformarle con le altre. «Nel cortile interno – ha precisato Battaglia – sarà eseguito un restauro più corposo. Oltre all’intonaco, infatti, sarà ripristinata la profondità di tutti gli elementi architettonici, ad esempio i davanzali in arenaria, appiattiti da una precedente tinteggiatura data in modo uniforme». L’altra area del corpo nobile interessata da un restauro approfondito sarà lo scalone centrale, dove saranno ripristinate sia la balaustra sia le decorazioni sulle pareti e sul soffitto. Il grosso degli interventi, però, non sarà visibile agli occhi dei visitatori dopo la riapertura, poiché riguarderà il tetto e il solaio del sottotetto.

«La situazione oggi è per certi versi preoccupante. – ha precisato Maria Sacchi, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lecco –. Sarà effettuato un intervento di restauro e consolidamento antisismico. Per permettere i lavori nel sottotetto, inoltre, sarà necessario scoperchiare villa Manzoni e questo richiederà l’installazione di una copertura metallica temporanea. Questo intervento è indispensabile per poter proseguire in futuro la restaurazione dei locali interni».

Nel primo piano del corpo nobile, infatti, per ora saranno riqualificati solo gli impianti, al fine di consentire l’ampliamento del percorso manzoniano. L’inserimento dell’ascensore, inoltre, permetterà l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’edificio anche se non sarà possibile raggiungere le cantine. Intorno alle scuderie sarà invece realizzato uno scavo che consentirà il consolidamento delle fondazioni, l’introduzione di un vespaio areato e la realizzazione dei canali dell’impianto di distribuzione dell’area.

«Le soluzioni tecniche – ha aggiunto Gianluca Gelmini, un altro degli architetti che ha collaborato al progetto – adottate per la riqualificazione degli impianti di illuminazione e di trattamento dell’aria non prevedono l’inserimento di grandi oggetti all’interno e pertanto la percezione degli spazi non sarà alterata. Il pavimento in simil cotto sarà sostituito con un battuto in cemento vibrato in grado di sopportare al meglio l’usura del tempo». In aggiunta, la rivisitazione degli spazi adiacenti alle scuderie permetterà di isolare dei locali che potranno essere destinati in futuro ad ospitare gli operatori di servizi catering o anche una caffetteria.

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