Cronaca / Lecco città
Lunedì 13 Aprile 2020
«Le Rsa sono a rischio
Attenzione alla fase 2»
L’intervista Carlo Signorelli in Commissione emergenza
«Sono luoghi in cui i focolai potrebbero riaccendersi»
C’è anche il lecchese Carlo Signorelli, ex presidente della Comunità montana e direttore della scuola di Igiene e Sanità Pubblica del San Raffaele di Milano, nonché tra i massimi esperti italiani di coronavirus, nella commissione nominata da Regione Lombardia per capire come è stata gestita l’emergenza Covid-19 nelle Rsa.
Dopo le segnalazioni di numerosi decessi avvenuti in queste settimane nelle case di riposo lombarde, così come in quelle lecchesi, Frisia di Merate, Casa Famiglia di Olgiate e Frigerio di Brivio su tutte, il Pirellone ha infatti deciso di insediare una commissione scientifica di esperti che avrà la possibilità di muoversi anche nelle singole strutture. Per Carlo Signorelli si tratta della seconda prestigiosa nomina a livello Regionale dopo quella nel comitato tecnico-scientifico, istituito questa settimana dal Governatore Fontana.
Professore, che genere di lavoro sarete chiamati a fare?
Ho ricevuto la nomina nella giornata venerdì, preceduta da una telefonata dell’assessore al Welfare Giulio Gallera. La commissione non si è ancora riunita, non ho ancora avuto il materiale e quindi non posso dire nulla, né fare alcuna valutazione.
Ma sarà una commissione che oltre a dare un parere tecnico-scientifico dovrà effettuare indagini?
Le linee guida saranno decise e comunicate dalla Regione, a cui spetterà il compito di rispondere a tutte le domande specifiche su questo argomento. In qualità di membro della commissione, ricopro ora un ruolo istituzionale e quindi è giusto che sia l’assessore Gallera a esprimersi.
Il numero di decessi nelle Rsa in queste settimane è però preoccupante.
Come commento assolutamente generale posso dire, e lo sto ripetendo da tempo, che nelle ultime settimane c’è la sensazione che in Lombardia, come anche in altre regioni, i nuovi contagi si siano verificati in alcuni ambiti specifici. Oltre a quelli domestici, visto l’alto numero di isolamenti che ci sono, con tutta la precarietà che si può avere in un isolamento fiduciario, ci sono le Rsa,
Oggi le case di riposo sono i luoghi a maggior rischio?
Scientificamente si ritiene che le Rsa siano punti che vadano curati particolarmente perché possono essere i luoghi dove potrebbero riaccendersi i focolai che ora si stanno lentamente spegnendo dappertutto. Nell’ottica della fase 2, in cui bisognerà controllare le singole situazioni a rischio per evitare la riaccensione di focolai che potrebbero determinare una seconda ondata di contagi, credo che le Rsa meritino un’attenzione particolare. Sia per il tipo di contatti che hanno e sia, soprattutto, per il fatto che abbiamo a che fare con persone fragili che dalla malattia potrebbero avere conseguenze molto gravi.
Cosa ci può dire invece del nuovo comitato tecnico scientifico istituito da Regione e di cui lei fa parte?
Sono stato nominato tre giorni fa. È composto da una trentina di esperti e nella giornata di venerdì c’è stata la prima riunione di insediamento con il governatore Fontana e l’assessore Gallera. Ma anche in merito a questo comitato è giusto che sia Regione Lombardia a dare comunicazioni e a spiegarne i compiti e la mission.
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