Cronaca / Lecco città
Mercoledì 30 Settembre 2015
L’artigianato cresce
con la spinta dei neo imprenditori
Presentato lo studio annuale di Confartigianato: giovani, donne e stranieri i protagonisti del rilancio
Dopo anni di difficoltà, le imprese artigiane lombarde hanno ripreso un percorso di crescita. È quanto evidenzia il quinto rapporto dell’Osservatorio micro-piccole imprese di Confartigianato Lombardia.
La Lombardia è la prima regione italiana per numero di imprese artigiane (254.789) e prima regione europea per numero di imprenditori e lavori autonomi (sono oltre 874mila le partite Iva). In Regione - sottolinea il rapporto - il 97,8% delle imprese ha meno di 20 addetti.
«Gli artigiani del proprio destino a cui è dedicato il Rapporto 2015 sono rappresentati dagli imprenditori che si sono raccontati nel focus group che ha ispirato i temi affrontati quest’anno - spiega il presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti - . Vengono da loro i cinque tweet che descrivono l’artigianato lombardo pronto a ripartire.
Restano le difficoltà e gli ostacoli che gli imprenditori incontrano nella gestione quotidiana. Gli ultimi dati raccolti da Confartigianato raccontano che sono sparite 2.251 imprese, pari a una flessione dello 0,9%. Le imprese artigiane - spiega il rapporto regionale - competono principalmente con un fattore: in Lombardia il 76,6% delle micro aziende ha la qualità dei prodotti tra i principali punti di forza competitiva.
Altro aspetto importante della realtà artigiana: sono 31.916 le micro imprese gestite da giovani sotto i 35 anni. Altre 31.062 da donne. Altre 41.634 da stranieri. I giovani imprenditori sono attivi soprattutto nella ristorazione, nel terziario avanzato e nei servizi alle imprese. Le donne nei servizi alla persona e nell’abbigliamento. Gli stranieri nell’edilizia e nei trasporti. Qualunque sia il settore è l’iniezione di diversità, di differenti vedute, a far decollare, o a far ripartire l’impresa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA