«La ripresa si sente
A Lecco il lavoro tiene»
Blocco dei licenziamenti: niente proroga - Luigi Sabadini (Api): «La mole di lavoro torna a crescere, nessun imprenditore ha interesse a ridurre gli organici»
Nessuna proroga al 28 agosto, come ipotizzato nei giorni scorsi: il Decreto legge Sostegni bis non porterà con sé un ulteriore periodo in cui i licenziamenti saranno bloccati. Il termine resta a fine giugno, con la possibilità per le aziende di chiedere entro mercoledì 30 la cassa Covid senza che scattino ulteriori 60 giorni di divieto, passaggio che è stato rimosso dalla bozza del provvedimento.
Un ripensamento che ha suscitato grandi discussioni come, nei giorni precedenti, era successo con l’estensione a fine agosto. Già il presidente di Confindustria nazionale, Carlo Bonomi, ha avuto modo di esprimere il proprio disappunto in relazione alla gestione della partita. «Noi abbiamo dato una grande disponibilità anche a questo Governo, com’è nella tradizione di Confindustria, e anche in materia di lavoro. Avevamo incontrato il ministro ed era stato trovato un accordo per prorogare il blocco dei licenziamenti al 30 giugno. Poi – ha spiegato a Il Mattino e Il Messaggero - ci siamo trovati di fronte ad un cambio di metodo inaspettato e inaccettabile: parlo di metodo perché nel merito ci si poteva confrontare e ragionare con la massima trasparenza. Mi sembra però che a mancare sia la volontà del ministro di affrontare i veri problemi del mondo del lavoro».
Tutti scontenti, quindi, rispetto l’azione del ministero, considerato il fatto che i sindacati hanno affondato il colpo contestando duramente la retromarcia.
A livello locale, Confindustria Lecco e Sondrio ha assunto una linea più distaccata nei confronti della questione, soffermandosi in modo più specifico sul contesto. «La decisione viene dopo che è stato dato un forte impulso alla campagna vaccinale e che i dati relativi ai contagi, fortunatamente, iniziano a scendere – hanno fatto sapere da Confindustria Lecco e Sondrio -. Come è noto il mondo delle aziende si era reso sin da subito disponibile, con senso di responsabilità, per dare il proprio contributo alla campagna. Essendo cambiate le condizioni le aziende rivaluteranno alla luce degli sviluppi. Per parte nostra, come associazione siamo pronti ad attivarci per collaborare alla definizione delle modalità operative con le Ats del territorio, sapendo comunque che la campagna vaccinale aziendale è subordinata all’autorizzazione del Commissario Straordinario».
Nel merito è entrato Luigi Sabadini, presidente di Api Lecco e Sondrio, secondo il quale la situazione complessiva non è tale da far temere conseguenze pesanti una volta venuto meno il blocco.
«Resto cauto, ma non mi aspetto una valanga di licenziamenti, quando il vincolo verrà meno – ci ha spiegato -. L’economia sta riprendendo vigore e nessun imprenditore ha interesse a licenziare personale sulla base di perdite pregresse quando la mole di lavoro sta tornando a crescere. La manodopera già formata e inserita nei meccanismi aziendali se la tengono tutti stretta, perché rinunciarvi in questa fase di ripresa imporrebbe necessariamente, in breve, l’inserimento di nuove risorse con il relativo periodo di formazione da affrontare».
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