Cronaca / Lecco città
Venerdì 31 Agosto 2018
«La nautica, il brand del lago
e l’alleanza con il turismo»
LECCO
Come ripartire? Il quesito è al centro del focus group dedicato alla nautica lariana all’interno del report annuale di Cna dedicato alla nautica. Una filiera che solo dieci anni fa era un piccolo gioiello e che è uscita terremotata dalla crisi iniziata nel 2008
. «Il mondo è cambiato - dice Enzo Fantinato, responsabile di Cna Lombardia per il settore nautico - il tessuto produttivo, indotto compreso, si è molto indebolito (siamo passati da una quarantina a una decina di cantieri) ed è sintomatico che da diversi anni non esista più alcun corso a livello di formazione professionale».
Il report di Cna è impietoso: «Se il settore nautico è caratterizzato da una forte interdipendenza tra le imprese della filiera/le “maestranze”, che contribuiscono alla realizzazione del prodotto finale, non sorprende il fatto che nelle province colpite dalla “scomparsa” della cantieristica, come Latina o Como, la contrazione del fatturato sia proseguita anche negli ultimi anni (quando a livello nazionale c’è stata una fase di ripresa) emergendo al tempo stesso una prefigurazione piuttosto pessimistica per gli scenari futuri».
Una delle possibili leve di rilancio passa dal turismo. Il boom di presenze sul lago ha aperto nuovi filoni per il settore. Si legge sempre nel report di Cna: «Affermano due imprenditori del lago di Como: “Rispetto a 30 anni fa arrivano stranieri da ogni parte del mondo, non più per acquistare barche ma per fare un’uscita”. “Noi stiamo spostando il nostro business dalla manifattura ai servizi. Il lago si presta bene a questo tipo di attività ma bisogna promuovere il turismo”».
Il tema è noto ed è stato al centro della strategia portata avanti negli ultimi anni dalla Camera di commercio e dalle associazioni di categoria. «Il brand Lago di Como è una grande chance di sviluppo - dice Fantinato - scontiamo una grande arretratezza a livello di infrastrutture, senza investimenti importanti è difficile immaginare una crescita importante».
Tra i fattori decisivi c’è anche quello dell’innovazione. Nel profilo dell’impresa in salute, il rapporto sottolinea l’importanza di avere puntato sulla specializzazione produttiva, sull’innovazione, sulla diversificazione e distintività dell’offerta e, più in generale, sull’eccellenza e sulla qualità. In questo ambito rientrano anche i passi in avanti sul fronte dei motori elettrici: «Il futuro va in quella direzione - dice Fantinato - nei laghi europei ormai si naviga solo su barche elettriche e bene hanno fatto i cantieri lariani a investire su questo fronte». Spicca, in particolare lo scafo realizzato dal cantiere Ernesto Riva, progettato dallo yacht designer argentino Germán “Mani” Frers con l’ingegnere napoletano Carlo Bertorello. Da questa inedita collaborazione è nata E-Commuter, una barca in legno lunga 7,65 metri, dotata di propulsione elettrica, presentata ufficialmente lo scorso settembre a Laglio presso la sede originaria del cantiere.
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