Cronaca / Lecco città
Lunedì 12 Giugno 2017
La “Madonna col bambino”
torna nella parrocchiale
Il polittico di Andrea Luini, uno dei più importanti dipinti del nostro territorio è stato restaurato grazie al Fai
Si prepara a tornare al suo posto, nella cappella all’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea a Maggianico, il polittico di Bernardino Luini sottoposto a restauro in questi ultimi mesi. L’intervento, realizzato dalla restauratrice Roberta Grazioli nel suo laboratorio di Bergamo, sarà presentato venerdì 16 giugno, alle 20,30, in occasione della ricollocazione dell’opera nella chiesa di Maggianico. Il restauro, finanziato dalla delegazione lecchese del FAI con una donazione fatta in ricordo dei fratelli Paolo e Alessandra Boghi dalla famiglia, ha permesso di recuperare e valorizzare uno dei più importanti dipinti del territorio lecchese. Il polittico, realizzato per gli storici intorno al 1515, raffigura la “Madonna col Bambino e Santi, Dio Padre e l’Annunciazione”. Sono otto pannelli: al centro il grande dipinto della Madonna, affiancato da Sant’Andrea e San Sebastiano; nell’ordine superiore, Dio Padre, affiancato da Santa Caterina e Sant’Antonio; alla sommità l’angelo annunciante, Gabriele, e la Madonna annunciata. L’opera è attribuita a Bernardino Luini (1481 circa-1532), tra i più apprezzati pittori lombardi della sua epoca, esponente di spicco della schiera dei cosiddetti “leonardeschi”, ossia gli artisti che ebbero modo di conoscere e ammirare da vicino Leonardo da Vinci durante gli anni della sua permanenza a Milano. Il polittico del Luini sarebbe pervenuto alla parrocchia di Maggianico dalla famiglia Ghislanzoni di Barco che ne era proprietaria, anche se la presenza di Sant’Andrea, titolare della chiesa, può far pensare che sia stato commissionato per la chiesa stessa. Nel 1831 il polittico venne smontato e ricomposto nella sua forma attuale. In occasione della riprogettazione dell’altare, ad opera dell’architetto Giuseppe Bovara, venne avviato un nuovo importante restauro, consigliato, anzi preteso, dal Bovara stesso. Anche allora il polittico venne pulito e restaurato a Bergamo: il restauratore fu Marco De Leida. Per adattarsi alla nuova incorniciatura, Santa Caterina e Sant’Antonio persero un po’ di cielo sopra la loro testa: qualche centimetro delle due tavole fu segato. I dipinti erano in origine ad olio su tavola, come riferisce la restauratrice Roberta Grazioli. Nel 1872 furono “trasportati”, come si dice per una tecnica molto complessa , su tela dal pittore Antonio Zanchi. Alla vigilia del 1953, anno della mostra del Luini a Villa Olmo, si compie il restauro che ha preceduto quest’ultimo R. Val.
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