Cronaca / Lecco città
Domenica 16 Dicembre 2018
«La forza delle aziende
è la forza del Paese»
Forza Italia Como e Lecco a Lariofiere, ma i protagonisti sono alcuni imprenditori di successo - Gianola: «Reddito di cittadinanza devastante»
«La forza dei territorio è la forza del Paese. E se vanno bene le imprese, vanno bene i territori. Senza dimenticarsi che la stragrande maggioranza sono micro e piccole imprese, che hanno bisogno del sostegno di una politica che le accompagni sui mercati esteri».
Nel teorema lanciato più o meno all’unisono dal presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva, e dall’ex presidente Confartigianato Como Marco Galimberti (tra i più quotati per guidare l’unione camerale), sta molto del senso della mattinata di ieri a Lariofiere. Organizzato e presieduto dai rappresentanti lariani di Forza Italia (nello specifico, i consiglieri regionali Alessandro Fermi e Mauro Piazza), l’incontro ha visto sfilare ben nove rappresentanti dei cosiddetti corpi intermedi del territorio comasco e lecchese. Di quelle realtà sociali ed economiche, quindi, che gli stessi Piazza e Fermi hanno riconosciuto «nuovamente disponibili al confronto con la politica».
L’identikit che emerge dal confronto erbese è ben delineato: il primato dell’impresa (micro e piccola in particolare), la necessità che lo Stato le si affianchi levando burocrazia e facendo lobby sui mercati esteri, il polmone della ricerca e dell’innovazione, la priorità della sussidiarietà sul tema sociale ed educativo e il tema capitale dell’integrazione tra scuola e lavoro. Che questo profilo ideologico ritorni ad essere elettorato attivo e compatto nel Paese, è probabilmente l’auspicio tra le righe di Piazza e Fermi. Che, dal canto loro, rilevano una distanza culturale enorme tra la manovra finanziaria e quest’ordito tutto lariano. Un ordito che ha ad esempio i contorni dei quarant’anni di vita dell’associazione scuole paritarie lecchese («un servizio fondamentale e ancora bistrattato», secondo Angela Fortino), ma anche dell’esperienza, tutta rivolta al futuro, degli istituti tecnici superiori, «come il nostro corso su turismo e ospitalità a Cernobbio – argomenta Alessandro Mele, direttore di Cometa – in cui le imprese e il mercato del lavoro sono parte integrante della Fondazione e del corpo insegnanti».
Risponde all’appello il settore tessile comasco (Andrea Taborelli e Galimberti stesso), ma anche il consorzio artigiano premanese, con Giovanni Gianola. «Il combinato disposto del reddito di cittadinanza con il depotenziamento dell’industria 4.0 e dell’alternanza scuola-lavoro è devastante, eticamente devastante. Ditemi che noi siamo dall’altra parte, vi prego», sono le parole del valsassinese.
E se Lecco cala l’asso sul sociale (protagonista anche Fulvio Beretta della onlus CasAmica), Como mette in scena la filiera canturina del legno. «Qualche tempo fa parlavo con un collega tedesco – sono le parole di Massimo Moscatelli - Di fronte a noi c’era il suo prodotto, un tavolo perfetto, squadrato, sagomato perfettamente e senz’anima. A lato il nostro, dal quale traspariva, calore, morbidezza, anima, saper fare. Questa virtù tutta italiana deve poter restare in Italia e scontrarsi ad armi pari sui mercati esteri». «Prendiamo appunti – ha concluso l’europarlamentare Massimiliano Salini – su questi interventi scriviamo il programma delle prossime europee».
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