Cronaca / Lecco città
Venerdì 09 Ottobre 2015
La crisi alla “Carsana”
«Un credito di 5 milioni
all’origine della caduta»
Dalla presidente le parole sul momento: «Stiamo lavorando per trovare la migliore soluzione. L’ obiettivo che perseguiamo è continuare a produrre»
«Stiamo facendo il possibile per uscire da questa situazione». Difficile parlare con Alessandra Carsana, presidente della Pietro Carsana. Sono giorni di incontri e riunioni per la presidente dell’impresa di costruzioni (133 dipendenti) che ha chiesto l’accesso alla procedura concorsuale. Procedura che dà sessanta giorni per ristrutturare il debito (attraverso un accordo con i creditori), o per chiedere l’accesso al concordato.
«Stiamo valutando - spiega Alessandra Carsana - tutte le ipotesi di lavoro, con l’obiettivo di proseguire la nostra attività. Vogliamo farcela e con i nostri tecnici e professionisti stiamo valutando tutte le possibilità». Proviamo a chiedere l’origine delle difficoltà finanziarie: «Sono problemi che nascono dalla situazione del mercato immobiliare che continua a presentare numerose criticità».
Si dice che la situazione della Carsana sia precipitata a seguito del mancato incasso per un grosso lavoro nel Milanese. Conferma? «Posso dire che a luglio un arbitrato ci ha dato ragione su una controversia di 5 milioni. Abbiamo costruito tre torri nell’area di Milano. E dopo l’arbitrato a noi favorevole, la nostra controparte ha chiesto il concordato, lasciandoci con il cerino in mano». È l’effetto domino che tante vittime ha provocato in questi anni di crisi. Imprese in salute che per il mancato incasso di qualche credito sono andate in difficoltà.
Che tempi immagina per capire come evolverà la situazione della sua impresa? «Al momento è difficile fare ipotesi. Possiamo risentirci tra due settimane, quando il quadro potrebbe essere più chiaro».
In azienda si sono tenute due assemblee dei lavoratori Carsana. Racconta Giuseppe Cantatore, segretario della Fillea-Cgil: «Inutile dire che le assemblee si sono tenute in un clima di preoccupazione e tensione. In alcuni interventi - prosegue il sindacalista - anche la sorpresa dei lavoratori per una situazione inaspettata, anche considerando che nell’ultimo periodo nei cantieri si è lavorato, anche facendo ricorso agli straordinari».
Domani, i sindacalisti di Fillea-Filca e Feneal, e la direzione aziendale si incontrano in regione per presentare la richiesta di cassa integrazione straordinaria per i 133 lavoratori (43 impiegati e 90 operai).
La durata della cigs sarà di un anno, con rotazione dei lavoratori interessati: l’impresa vuole continuare a produrre e quindi i lavoratori coinvolti nella cassa saranno decisi sulla base delle necessità tecnico-produttive.
Viste le dimensioni della “Carsana” (è tra le imprese di costruzioni più importanti del Lecchese), se la situazione dovesse precipitare si teme un effetto domino, che coinvolgerebbe molti fornitori e numerose imprese di minori dimensioni che hanno lavorato in subappalto nei cantieri “Carsana”. Tra le ultime opere realizzate dalla “Carsana”, meritano di essere citati i padiglioni del Giappone e della Coca-cola all’Expo di Milano.
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